Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale della Gdf di Vicenza (qui altre notizie su GdF di Vicenza e altre località, ndr), hanno eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di uno studio odontoiatrico, riconducibile ad un professionista sospeso dall’Ordine Provinciale per inosservanza dell’obbligo vaccinale.
Nello specifico, i militari della Compagnia di Schio hanno eseguito accertamenti preliminari tramite l’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Vicenza, i quali permettevano di appurare come un medico odontoiatra scledense fosse destinatario di atto di accertamento per inosservanza del citato obbligo, di cui all’art. 4 del D.L. 44/2021, da parte dell’U.L.S.S. 7 Pedemontana in data 25.09.2021 e di delibera di sospensione dall’albo professionale il 27.09.2021.
Dopo mirati sopralluoghi, che permettevano di appurare un andirivieni di pazienti nei dintorni dello studio odontoiatrico, ubicato a Schio, i Finanzieri hanno ivi eseguito una perquisizione locale d’iniziativa. Venivano individuate ed acquisite le prenotazioni per le visite odontoiatriche avvenute nei mesi di sospensione, suggellate dalla parallela audizione di quattro pazienti, i quali confermavano di essere stati ricevuti dal professionista nello studio scledense per visite e interventi dentari. Veniva, altresì, rinvenuta, e sottoposta a sequestro probatorio d’urgenza (convalidato dal P.M. di turno) documentazione contabile ed extra-contabile attestante l’esecuzione di almeno 34 tra visite ed interventi dalla data di sospensione dall’albo da parte dell’odontoiatra.
I militari hanno sottoposto lo studio a sequestro preventivo d’urgenza e segnalato alla Procura della Repubblica di Vicenza, per il reato di esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), il professionista scledense in concorso con l’assistente alla poltrona.
Quest’ultima è stata segnalata per il medesimo titolo di reato anche perché, come riferito da alcuni pazienti, ha eseguito su questi ultimi interventi di igiene orale, nonostante non fosse in possesso della qualifica di igienista dentale (per cui è previsto un corso di laurea) ma di un mero attestato di “operatrice in assistenza odontoiatrica”.
Il G.I.P. presso il Tribunale berico ha convalidato la misura cautelare eseguita d’urgenza dai militari, rappresentando, nel provvedimento, come solo il sequestro dei locali adibiti a studio costituisse strumento idoneo ad impedire la reiterazione del reato e la distruzione delle prove.
Si rappresenta che la misura è stata adotta d’iniziativa da parte di questa polizia giudiziaria e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’operazione svolta delle Fiamme Gialle beriche si pone a tutela della salute dei consumatori, degli onesti professionisti del settore medico che hanno diligentemente rispettato gli obblighi imposti alla categoria dalle vigenti disposizioni, nonché delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica previste dal legislatore, in primis con l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.
È questo il secondo intervento della specie portato a compimento dai Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza nei confronti di operatori del settore medico che, nonostante le sospensioni per inadempimento dell’obbligo vaccinale, proseguono illegittimamente nelle proprie attività sanitarie.
Le attività proseguiranno nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale.
Il comunicato è stato autorizzato dall’Autorità Giudiziaria per motivi di interesse dell’opinione pubblica.