Sergio Berlato (FdI): “Sarò rieletto in UE anche con parte dei cacciatori contro”

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Sergio Berlato

Sergio Berlato, l’europarlamentare FdI ricandidato al Parlamento Europeo, è convinto di farcela nonostante parte del mondo caccia gli sia avverso. È quanto si desume da alcune sue recenti dichiarazioni che tirano in ballo una “lista” di nomi da votare il prossimo 8 e 9 giugno 2024, quando gli elettori si recheranno alle urna per le elezioni europee.

Gli autori della short list elettorale vengono definiti dal politico vicentino come “i dirigenti della famigerata Cabina di regia venatoria” e si rammarica che il suo nome non sia stato indicato, ma non troppo: “Premetto – dichiara – che io sono stato eletto con le preferenze personali per tre legislature in Consiglio regionale del Veneto e per quattro legislature al Parlamento europeo, senza avere mai ricevuto il sostegno dei dirigenti della famigerata Cabina di regia, avendone ricevuta invece sempre la palese ostilità.

Voglio ricordare – prosegue Sergio Berlato – che questi sono i dirigenti di quelle associazioni venatorie che hanno voluto l’approvazione della infame legge statale n. 157/92, legge che fanno finta di voler cambiare perché a loro va bene così com’è, nonostante abbia provocato la perdita di oltre un milione di cacciatori da quando è entrata in vigore più di 32 anni fa. Voglio ricordare che questi sono i dirigenti di quelle associazioni che hanno sempre avversato l’applicazione del regime di deroga previsto dall’art. 9 della Direttiva 2009/147/CE. Sono i dirigenti delle stesse associazioni che hanno più volte sottoscritto accordi con i nemici della caccia, accordi che non hanno mai portato nulla di buono a favore dei cacciatori. Sono gli stessi dirigenti venatori che hanno salutato con entusiasmo le recenti modifiche agli artt. 9 e 41 della Costituzione che hanno sancito, in Costituzione, la tutela degli animali, modifiche che vengono prese a pretesto da tutti i giudici dei Tribunali Amministrativi Regionali per sospendere o annullare i calendari venatori regionali.

Voglio esprimere quindi il mio più vivo ringraziamento ai dirigenti della famigerata Cabina di regia venatoria per non avermi inserito nell’elenco dei candidati da loro sostenuti in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Senza il sostegno di questi dirigenti venatori, prenderò molti più voti dai cacciatori che si recheranno alle urne l’8 e 9 giugno, come del resto avvenuto nelle altre sette elezioni in occasione delle quali sono stato eletto, sia in Consiglio regionale del Veneto che al Parlamento europeo, risultando spesso il più votato tra tutti i candidati di tutti i partiti”, conclude l’eurodeputato vicentino.