Juventus-Inter, il “derby d’Italia”, è il focus della giornata numero trentuno della Serie A. Il risultato potrebbe, infatti, cambiare il futuro di due protagoniste della volata-scudetto: una vittoria dei bianconeri comporterebbe per loro il sorpasso proprio sui milanesi (almeno fino al recupero che questi giocheranno il 27 aprile con il Bologna) e l’insediamento al terzo posto e, invece, per la squadra allenata da Inzaghi, l’addio al tricolore 2021-2022. Viceversa, il successo interista rilancerebbe le chances nerazzurre di fare il bis dello scudetto.
Un pareggio, probabilmente, servirebbe a poco o a niente (qui “Serie A in Più by Poggi“, la rubrica di Gianni Poggi su ViPiù con i suoi commenti pre e post partite della Lega Calcio di serie A, ndr)
Allegri e Inzaghi non hanno a disposizione le migliori formazioni: al primo mancano i lungodegenti Chiesa, Kaio Jorge, Mc Kennie e Zakaria, al secondo probabilmente De Vrji, Vecino e Lautaro, ma sembra in vista il rientro di Brozovic, insostituibile play maker fresco di rinnovo del contratto.
Agli antipodi la condizione dei due gruppi: gli juventini sono i più in forma del girone e non perdono in campionato dal 27 novembre dell’anno scorso, gli interisti stanno attraversando una fase di declino agonistico e fisico, a cui è difficile porre a breve rimedio perché è legato a una rosa inadeguata e ai troppi impegni.
Sarà interessante vedere la reazione di Barella e Bastoni, reduci dalla eliminazione dal Mondiale, che senz’altro approfitteranno dell’occasione per smarcarsi dal naufragio degli azzurri. La partita si gioca dalle 20:45 di domenica 3 aprile e, quindi, l’Inter saprà già l’esito di Atalanta-Napoli, che è in programma con inizio alle 15. Non invece quello di Milan-Bologna, in posticipo lunedì.
La partita di Bergamo è importantissima per la squadra allenata da Gasparini, che è in corsa per un piazzamento in Europa League/Europa Conference, ma anche per i napoletani che puntano addirittura allo scudetto. Mancheranno a entrambe gli attaccanti più importanti, Zapata (per infortunio) e Osimhen (per squalifica), e a Spalletti anche Petagna e Di Lorenzo. Atalanta e Napoli sono le squadre che praticano il calcio migliore in Serie A e, quindi, si può sperare che i due tecnici vogliano cercare la vittoria riproponendo il consueto sistema di gioco senza snaturarlo.
Alla capolista Milan sembra toccare l’avversario meno temibile, il Bologna, che non vince da quattro turni e che, negli ultimi due, ha rimediato altrettante sconfitte. Mancherà, sulla panchina rossoblu, l’allenatore Siniša Mihajlović, che ha subìto una ricaduta e potrà seguire i suoi solo “in remoto”. I milanisti stanno benissimo e Pioli sembra aver trovato la formula giusta per far rendere in modo ottimale un gruppo che non ha star ma conta su una continuità che, a questo punto, potrebbe essere il fattore decisivo per vincere la volata.
Un’altra squadra che ha trovato un suo equilibrio è la Roma, in competizione con Atalanta e Lazio per una qualificazione nelle Coppe. Per i giallorossi trasferta difficile a Genova sul campo della Sampdoria, rilanciata dal successo pre-sosta (dopo tre stop consecutivi) nella trasferta a Venezia. I giallorossi, nell’ultimo turno, hanno asfaltato nel derby la Lazio e si sono definitivamente proposti fra le top five del campionato. La mano di José Mourinho comincia a dare risultati.
Lazio-Sassuolo potrebbe essere l’altra partita-spettacolo della Serie A. Tutt’e due le squadre hanno ancora importanti motivazioni di rimontare la classifica nel finale di campionato e, sotto il profilo tecnico, sono molto simili: segnano molto (i romani sono secondi per reti all’attivo, gli emiliani quarti) ma sono penalizzate da difese fin troppo permeabili. Nel confronto diretto vedremo tanti gol? Probabile, anche perché in campo ci saranno fior di attaccanti: il capocannoniere Immobile, Berardi e le due speranze azzurre Raspadori e Scamacca.
Il derby toscano Fiorentina-Empoli non promette grande spettacolo. I due team non sono in un gran momento: i viola del dopo-Vlahovic segnano poco (cinque centri negli ultimi cinque turni), la squadra allenata da Aurelio Andreazzoli è a caccia di una vittoria addirittura dal 12 dicembre dell’anno scorso e, nell’ultimo mese, ha raccolto appena due punti.
Il turno vivrà anche di intrecci, casualmente contemporanei, fra squadre che ormai non hanno molto altro da chiedere al campionato di Serie A e altre che sono, invece, coinvolte nella lotta per salvarsi. Verona-Genoa, Udinese-Cagliari e Salernitana-Torino dovrebbero, secondo copione, vedere liguri, isolani e campani alla caccia senza riserve di punti contro avversarie ultimamente piuttosto scialbette.
Quasi drammatico, infine, lo scontro fra Spezia e Venezia, quintultima e terzultima in classifica. I liguri hanno perso cinque delle ultime sei partite di campionato (c’è stato solo il successo sul Cagliari), i lagunari stanno attraversando una prolungata perdita di identità che spiega le recenti quattro sconfitte consecutive.