Serre di parco Querini, Caterina Soprana: Colombara esce ma bacchetta commissione e progetto stilato da sua ex maggioranza

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Gentile Prof. Raffaele Colombara, leggo la sua risposta alla lettera del Presidente del Consiglio Valerio Sorrentino – scrive nella lettera sua lettera resa pubblica e che qui riportiamo Caterina Soprana, presidente della Commissione Cultura e Sviluppo in cui si è discusso il restauro delle serre di Parco Querini – e sono stupita di come lei possa entrare nel merito del giudizio da lui espresso relativamente ai toni e al comportamento di alcuni consiglieri nella discussione della IV Commissione Consiliare. Dal momento che se ne è andato, in segno di protesta, subito dopo il mio intervento introduttivo, non ha evidentemente potuto rilevare che quella che lei chiama “normale dialettica interna alle commissioni” è stata in realtà lontana dal potersi definire normale

 


II tono di alcuni suoi colleghi consiglieri è stato, infatti, violento, arrogante e intimidatorio, nemmeno assimilabile a quei “toni aspri” che lei definisce il “sale della democrazia”. Bene ha fatto, quindi, nel suo ruolo, il Presidente Sorrentino ad esprimere il suo monito 

Quanto alla questione, in effetti ha ragione a dire che è sul tappeto da tempo, visto che lo è da 5 anni, durante i quali questo progetto è stato pensato, presentato e autorizzato, fino ad essere appaltato. Per tutta la durata di questi 5 anni, durante i quali, forse, si sarebbero potute applicare delle varianti, lei sedeva in consiglio comunale, fra i banchi della maggioranza, e con lei c’era, se non erro, anche Ennio Tosetto (dotato, fra l’altro, di adeguate competenze tecniche, visto il suo precedente ruolo di assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture). Strano che a nessuno di voi sia venuto in mente di approfondire e/o di chiedere modifiche al progetto che ora contestate con tanta convinzione. 
Le ricordo che prima delle due “interrogazioni protocollate” che lei cita (C. Asproso, 19/07 e 06/08), avevo io stessa posto l’attenzione sulle serre Cunico durante un mio intervento nel primo Consiglio Comunale del 24 giugno… Mi riferivo al progetto come ad una eredità ingombrante e i problemi che sollevavo non differivano troppo dai quesiti che ha poi posto il consigliere Asproso nelle sue interrogazioni. Da allora, però, i numerosi approfondimenti hanno portato all’unica conclusione che la vostra amministrazione ha approvato e appaltato, dopo il sostanziale via libera della Soprintendenza, un progetto esecutivo che ora questa amministrazione deve rispettare e portare avanti per non incorrere in pesanti obblighi economici. Il vostro conclamato sdegno appare quanto meno fuori luogo.

Caterina Soprana