La giunta comunale ha definito stamattina i criteri di priorità per la formazione delle graduatorie che garantiscono l’accesso ai servizi di inclusione sociale.
“Per inclusione sociale intendiamo l’accesso di tutti i cittadini alle risorse di base, ai servizi sociali, al mercato del lavoro e in generale a tutto ciò che consente di avere un tenore di vita nella norma – spiega l‘assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto -. Per gestire in modo efficace le risorse il Comune di Vicenza è già dotato di un Regolamento.
Le misure di contrasto alla povertà hanno consentito di collegare l’erogazione di servizi e contributi finanziati dai progetti alla sottoscrizione di un Patto di inclusione sociale. Questa modalità è stata introdotta anche per tutte le altre richieste di servizi e prestazioni comunali, in accordo tra l’utente e l’assistente sociale di riferimento”.
Il patto di inclusione sociale, sottoscritto tra l’utente e il Comune rappresentato dall’assistente sociale, è motivato dalla consapevolezza che non è sufficiente il sostegno economico per uscire dalla povertà ma è necessario agire sulle cause che conducono alla povertà. Per questo è necessario un progetto personalizzato che individui bisogni e risorse di ogni nucleo familiare.
Per consentire l’accesso e la fruizione dei servizi e dei contributi, con la delibera approvata oggi sono stati fissati dei criteri di priorità richiamando quanto previsto dal Regolamento comunale per l’erogazione di contributi economici e sostegno al reddito.
Tra questi vi sono contributi per il sostengo all’abitare, al reddito, i servizi di accoglienza a bassa soglia, l’accoglienza in co-housing, i servizi educativi assistenziali per i minori. E poi interventi per la riqualificazione formativa, tirocini di inserimento lavorativo, distribuzione di beni di prima necessità.