Servizi sociali, ass. Matteo Tosetto: firmato il protocollo d’intesa tra Comune e organizzazioni sindacali

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Comune di Vicenza e organizzazioni sindacali hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per una migliore gestione delle risorse a favore dei bisogni dei cittadini (nella foto da sinistra: Siviero, Bonato, Tosetto, Consiglio, Merlo, Puggioni).

Il protocollo è stato firmato oggi in sala Stucchi dall’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto, dai segretari provinciali di Cisl, Raffaele Consiglio, di Fnp Cisl, Mario Siviero, di Cgil, Giancarlo Puggioni, di Spi Cgil, Chiara Bonato, di Uil, Enrico Bianchi, di Uilp Uil Roberto Merlo.

Con la firma del protocollo le parti si impegnano a ritrovarsi, con il perdurare dell’emergenza sanitaria e con l’aggravarsi di quella sociale, per avviare un confronto sull’utilizzo delle risorse.
Inoltre propongono di migliorare la concertazione tra Comune e organizzazioni sindacali per rendere più efficace la lettura dei bisogni e così definire meglio quali azioni poter attivare per rispondere alle reali nuove difficoltà delle persone in difficoltà.
Approfondiranno il confronto chiarendo obiettivi e priorità in primo luogo relativamente alla distribuzione equa delle risorse.
Infine istituiranno un tavolo di confronto per discutere di tutti i temi individuati.

“La decisione di approntare un protocollo d’intesa è giunta dopo diversi incontri per discutere di politiche sociali cittadine – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto -. Si è evidenziato come il Paese, e quindi Vicenza, stia affrontando una crisi senza precedenti a seguito del Covid19, e nonostante le azioni di contrasto messe in atto a tutti i livelli. Pertanto è necessario unire le forze per supportare non solo le persone già in carico ai servizi sociali ma anche coloro che per la prima volta si trovano in difficoltà a causa della pandemia. Il confronto ha interessato più che altro le nuove fragilità emerse a seguito del Covid19, le politiche attive verso anziani, giovani, famiglie e persone con disabilità oltre che non autosufficienti, minori, persone con problemi di dipendenza e senza fissa dimora. A tal fine si è riflettuto anche sulla riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali e sull’integrazione con il servizio socio sanitario pubblico, sulle politiche di genere e sull’attuazione di scelte finalizzate a rafforzare la gestione dei servizi sociali attraverso gli ambiti territoriali”.

Durante l’emergenza Covid sono state attuate diverse misure di sostegno: l’utilizzo del Fondo di solidarietà alimentare tramite la distribuzione di buoni spesa/pacchi alimentari; il sostegno al pagamento delle utenze domestiche (energia, gas, acqua, TARI); il sostegno ai nuclei incolpevolmente morosi e alle persone in difficoltà col pagamento dei canoni di locazione; l’attivazione dello sportello “Vicenza Sicura” per aiutare le persone nelle difficoltà quotidiane durante le fasi di emergenza Covid19; il progetto “RIPARTIAMO” – prima e seconda edizione – con l’erogazione di un contributo economico a fronte della sottoscrizione di un Patto di Comunità; il sostegno ai nuclei familiari di persone con disabilità e anziane, a seguito delle criticità determinate dai mancati ingressi nelle strutture residenziali, attraverso un contributo economico una tantum; il sostegno ai nuclei familiari di persone anziane, a seguito delle criticità determinate dalla chiusura dei centri diurni socio-assistenziali, attraverso l’aumento delle ore di servizio di assistenza domiciliare integrata; l’attivazione di una squadra Covid per prestazioni socio-assistenziali a persone in quarantena o positive al Covid19; la gestione di servizi (accoglienza h24 in strutture, effettuazione tamponi) delle persone senza fissa dimora gravitanti nel territorio cittadino, anche con la collaborazione di soggetti del terzo settore.

Tra gli strumenti, nell’ambito del protocollo (nel 2021 pari a 14.903.443 euro), verrà utilizzato il bilancio di previsione dell’assessorato alle politiche sociali, per l’approvazione del quale, fin dal prossimo bilancio, è previsto un confronto. Poi l’Isee, fondamentale per l’erogazione di prestazioni e agevolazioni economiche.

Si terrà conto delle priorità delle aree famiglia, disabilità, anziani e politiche abitative.

Inoltre verranno attivati osservatori trilaterali (Ulss, Comuni e organizzazioni sindacali) per monitorare l’attuazione del Piano Socio-Sanitario Regionale e il rapporto di integrazione tra il servizio ospedaliero e i servizi sul territorio.