Servizio Militare, nuova discussione in Consiglio: bocciato ritorno in Commissione

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La seduta del Consiglio regionale del Veneto – riporta una nota – è ripresa alle ore 14.45 con la prosecuzione della discussione generale in ordine al PDLS volto all?istituzione del Servizio Civile o Militare obbligatorio. Bruno Pigozzo (PD): ?Questa proposta di Legge è anacronistica laddove la difesa militare assume caratteri transnazionali ed è altamente specializzata; rappresenta un ritorno al passato che fa male alla dignità del nostro Paese e del Consiglio regionale. Non può certo assolvere al principio di solidarietà?.

Maurizio Conte (Veneto per l?Autonomia): ?Ho presentato alcuni emendamenti volti a migliorare una legge che sicuramente potrà essere utile,  anche se non so quali potranno essere gli impatti nel bilancio nazionale. Tra gli altri, ricordo un emendamento che va a eliminare il periodo 18- 28 anni per prestare il servizio militare obbligatorio, in quanto potrebbe incoraggiare i fuori corso universitari, sostituendo la previsione con la parola ?maggiorenni??.

L?Assessore regionale Gianpaolo Bottacin: ?Ognuno di noi è parte di una collettività e ha in capo diritti e doveri, non si possono addossare le colpe sempre agli altri. Io ho fatto il servizio militare dopo l?Università, e ne ho tratto un?esperienza positiva. Difendere la Patria dovrebbe essere un valore condiviso. Certo, oggi l?esercito è fatto da professionisti, ma servono anche uomini preparati che andranno a costituire un serbatoio di persone che, una volta terminato il servizio di leva, potranno fornire un servizio utile alla collettività. Penso che gli emendamenti presentati dall?opposizione rappresentino solo una manovra ostruzionistica non condivisa dalla gran parte dei cittadini. Noi crediamo invece di rappresentare la maggioranza dei veneti, tutti coloro che offrono il loro tempo agli altri e che non hanno nessun problema a dedicare alla collettività 8 mesi della propria vita, svolgendo attività previste dalla Costituzione e dalle normative, utili a promuovere il progresso del Paese?.

Pietro Dalla Libera (Veneti Uniti): ?L?approccio alla Legge va affrontato dal punto di vista giuridico, non ideologico. La mia esperienza di servizio militare mi ha insegnato a vivere, e credo sia utile ai giovani, che potrebbero formarsi meglio e svolgere un servizio utile alla collettività, supportando le organizzazioni di volontariato, magari riducendo a sei mesi il periodo obbligatorio. Anche le emergenze potrebbero essere affrontate meglio da persone con alle spalle un periodo di servizio militare. Peraltro, il servizio militare ha una lunga e gloriosa storia alle spalle, ed è previsto dalla Costituzione. Voterò quindi a favore della proposta normativa?.

Massimo Giorgetti (Forza Italia): ?Sottolineo il sacro dovere di ogni cittadino di difendere la propria Patria e di contribuire in diversi modi al suo sviluppo, prestando un servizio utile e necessario al proprio Paese. Il tema fondante è proprio l?obbligatorietà del Servizio Civile o Militare, perché non si può pensare di affidare la fondamentale e sacra difesa nazionale solo a chi vuole farlo. Nella vita civile esistono dei doveri. A coloro che criticano la proposta di Legge, affermando che l?esercito deve essere formato solo da professionisti specializzati, ricordo che le missioni di pace, in passato, sono state fatte da militari di leva. Immaginare che solamente la tecnologia e un esiguo manipolo di professionisti possa sostituire una capacità di supporto e di manovra tipica dell?esercito è una utopia. E prima o poi bisognerà pure porsi il problema dell?invecchiamento progressivo delle nostre Forze Armate e quindi della rotazione del personale. Il Servizio Civile o Militare obbligatorio potrebbe rappresentare un modello di sviluppo della nostra società, compattando una intera comunità su interessi e obiettivi importanti e irrinunciabili che vanno al di là delle scelte individuali. Quanto ai costi denunciati dall?opposizione, rispondo citando Obama: la libertà non è gratis e l?Italia deve avere un respiro internazionale. Non è un fallimento di un progetto educativo , ma un suo rilancio. Credo che questa Legge rappresenti un modello, un manifesto utile al progresso della nostra società?.

Silvia Rizzotto (Zaia Presidente): ?La Maggioranza è contraria al ritorno in Commissione del PDLS, come richiesto dalla Minoranza. Siamo sicuramente disponibili a valutare emendamenti migliorativi della proposta normativa, c?è la nostra apertura in tal senso, a patto che il Progetto di Legge non venga stravolto solo per meri fini ostruzionistici?.

Il Presidente del Consiglio Ciambetti, dopo che è stato bocciato a maggioranza il ritorno del provvedimento in Commissione, ha dichiarato chiusa la discussione generale. Cinquanta emendamenti presentati dal consigliere Ruzzante sono stati mandati agli Uffici per la procedura del caso.

La seduta è stata sospesa fino alle 16.45.