La sesta commissione non s’ha da fare. A spiegare i motivi del rallentamento sul progetto della commissione “Donazzan” è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel. “La nascita della commissione viene continuamente rimandata non per limitare i costi o perché ci sono altre soluzioni possibili per dare più spazio alle materie di cui dovrebbe trattare – avverte Scarabel – bensì per non far esplodere in consiglio le beghe tra Sergio Berlato e l’assessore Elena Donazzan, che sono la vera causa della richiesta della sesta commissione.”
Scarabel sottolinea come la maggioranza e il governo veneto non siano preoccupati per l’aumento dei costi delle indennità di carica aggiuntive, che ammonterebbero a poco meno di 80 mila euro all’anno. “Ma questo lo sapevamo già – suggerisce – visto che in fase di bilancio non hanno nemmeno voluto discutere gli emendamenti che ho presentato per la riduzione dei costi delle commissioni.”
“Sicuramente non sono preoccupati per i problemi organizzativi che deriverebbero da una nuova distribuzione del personale del consiglio – continua l’esponente del Movimento 5 Stelle – e sicuramente non sono minimamente pentiti per la recente epopea, avvenuta in quinta commissione di fatto tutta nelle mani della maggioranza, con il sedicente ex zaiano Fabiano Barbisan che ora ricopre il ruolo di vice presidente in quota alla minoranza.”
Per il Movimento 5 Stelle questa situazione fa capire una volta per tutte che le motivazioni sbandierate per istituire la sesta commissione sono del tutto pretestuose: “Chissà, magari se il 4 marzo uno dei due contendenti siederà in Parlamento – avverte Scarabel – vedremo un lieto fine di questa che sembra una fiction tragicomica. Peccato che nel frattempo certi provvedimenti saranno sotto scacco di questo gioco di potere tutto interno alla maggioranza.“
Ufficio Stampa Movimento Cinque Stelle Veneto