Settore fieristico italiano: le prospettive per il 2025

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Settore fieristico, Italian Exhibition Group Fiera Vicenza
L'area della Fiera di Vicenza ripresa da Google Earth

Il settore fieristico italiano gode di ottima salute e l’anno da poco concluso ha fatto registrare numeri assai positivi: è questo il quadro presentato da AEFI, Associazione Esposizioni e Fiere italiane.

Da ormai diverso tempo, quello fieristico è divenuto un ambito economico di particolare rilevanza per l’Italia, e i dati che andremo a breve a presentare sono da considerarsi assai preziosi anche perché questo settore è stato tra quelli che più hanno sofferto l’emergenza sanitaria di qualche anno fa.

Un settore strategico che coinvolge un ricco indotto

L’organizzazione di eventi fieristici, è utile sottolinearlo da subito, non riguarda soltanto le aziende coinvolte in modo diretto, ma anche un indotto molto ampio e variegato.

I buoni dati del settore, infatti, hanno certamente dei risvolti positivi sul turismo, sono sempre di più, infatti, i visitatori che giungono dall’estero, senza ovviamente trascurare i tanti viaggiatori italiani, lo stesso vale per il settore dei trasporti, da intendersi non solo come trasporti pubblici, ma anche come servizi privati, come quelli di transfer.

A dipendere dal mondo fieristico sono anche molte realtà che offrono servizi di noleggio, che sia noleggio di veicoli, allestimenti, tecnologie e quant’altro possa occorrere per l’organizzazione di questi eventi, come anche quelle che si occupano di pubblicità, comunicazione e servizi analoghi.

Essendo ormai prassi che le aziende che scelgono di prendere parte a un evento propongano al pubblico dei gadget personalizzati, per ovvie finalità di marketing, rientrano a pieno titolo nell’indotto anche le società che vendono articoli di questo tipo, alcune delle quali operano anche attraverso e-commerce, come è il caso di www.gadget48.com.

L’importanza delle fiere per l’economia nazionale, dunque, è davvero fuori discussione.

I dati del 2024: il settore cresce, sotto diversi punti di vista

Come si diceva, il settore fieristico italiano ha chiuso il 2024 con numeri molto importanti, come opportunamente sottolineato da AEFI.

Secondo l’associazione, infatti, durante l’anno si sono tenute complessivamente 831 manifestazioni fieristiche sul territorio nazionale, le quali sono riuscite ad attirare ben 18 milioni di operatori, cifra superiore del +6,1% rispetto all’anno precedente.

Si accennava al fatto che le presenze straniere siano in crescita, e a confermarlo è anche AEFI: dei 18 milioni di operatori che hanno preso parte alle 831 fiere italiane, infatti, 1,3 milioni sono giunti dall’estero, cifra superiore del +4,2% rispetto all’anno precedente.

Veniamo ora ai dati prettamente economici: le ricadute dirette per il territorio legate all’organizzazione di tali eventi fieristici sono state stimate in 22,5 miliardi di euro per il solo anno 2024; una cifra altisonante che cresce in maniera considerevole laddove si consideri l’intero valore aggiunto.

Come detto, infatti, l’indotto legato al mondo fieristico è ampio e cospicuo ed è stato stimato in 10,6 miliardi di euro, i quali vanno ad aggiungersi alle ricadute dirette; queste cifre, è interessante evidenziarlo, corrispondono allo 0,7% del PIL nazionale, e questa percentuale fa ben intuire a che punto questo settore sappia rivelarsi strategico.

La regione più importante per numero di eventi ospitati è stata la Lombardia, la quale è ormai un hub di riferimento per quel che riguarda gli eventi di carattere internazionale, per quel che concerne i comparti a cui gli eventi sono stati dedicati, invece, primeggia quello riguardante sport, hobby e intrattenimento, seguito nell’ordine da quelli dedicati a tessile e abbigliamento, food & beverage, agricoltura e zootecnica.

Le previsioni per il 2025: il numero di eventi è destinato a crescere

L’auspicio, ovviamente, è che il settore non smetta di crescere, e le previsioni per il 2025 sono assolutamente rosee: nell’anno in corso, infatti, si dovrebbe riuscire ad alzare ulteriormente l’asticella.

Gli eventi in programma, infatti, sono 866, ovvero una cifra superiore del +4,2% rispetto al 2024, di cui ben 261 di valenza internazionale.