Per l’uccisione di Shefki Kurti i carabinieri di Rovigo hanno arrestato oggi la moglie, una donna 68enne residente Badia Polesine. Secondo gli investigatori sarebbe stata lei a uccidere il cittadino albanese di 72 anni e tagliato il corpo a pezzi, poi recuperato nelle acque del canale Adigetto, nei pressi di Villanova del Ghebbo.
I pezzi di corpo, a eccezione del cranio dell’uomo, erano stati chiusi in alcuni sacchi per l’immondizia e ripescati, tra il 28 e 30 luglio scorsi.
Il conando generale dei carabinieri fa sapere: “Nella mattinata del 27 agosto 2022 i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Rovigo hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare personale in luogo di cura, emessa il 26 agosto 2022 dal G.I.P. del Tribunale di Rovigo, nei confronti di una donna 68enne residente Badia Polesine.
Il provvedimento restrittivo è stato determinato a conclusione di un’articolata attività
d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Rovigo e condotta dai Carabinieri, che
ha consentito di raccogliere probanti elementi di colpevolezza nei confronti della predetta
donna, ritenuta la responsabile dei delitti di “omicidio aggravato” e “distruzione e
soppressione di cadavere” del proprio marito, un uomo 72enne residente a Badia Polesine, il cui corpo, fatto a pezzi, è stato rinvenuto il 28 luglio 2022, occultato all’interno di più sacchetti di plastica, nelle acque del fiume Adigetto.
I fatti
Nella mattinata del 28 luglio 2022, in Villanova del Ghebbo (RO), nei pressi di una chiusa
adibita alla raccolta dei rifiuti sul fiume Adigetto, personale del “Consorzio di Bonifica Adige Po” ha rinvenuto, tra i rifiuti, la gamba sinistra di un corpo umano.
Nel corso della seguenti attività di scandaglio del fiume, i Vigili del Fuoco di Rovigo hanno poi recuperato più sacchetti di plastica contenenti gli altri pezzi del corpo umano. Le indicazioni fornite dal medico legale, intervenuto al momento del ritrovamento del corpo, le attività di repertamento dei Carabinieri di Rovigo e le prime analisi dei Carabinieri del R.I.S. di Parma hanno permesso di identificare il cadavere in Shefki Kurti, un uomo 72enne, residente Badia Polesine (RO), i cui familiari avevano segnalato l’allontanamento da casa da alcuni giorni.
Sotto la direzione del Pubblico Ministero sono iniziate così le relative investigazioni dei Carabinieri, reputando che eventuali responsabilità negli avvenimenti potessero essere ricondotte nell’ambito delle relazioni intrafamiliari della vittima.
Determinante è stato il sopralluogo effettuato l’8 agosto 2022, dai Carabinieri del R.I.S. di Parma, all’interno dell’abitazione della vittima, dove sono state rilevate importanti tracce.
Alla luce di quanto acquisito, nel corso di un interrogatorio, la moglie della vittima ha pertanto collaborato con gli inquirenti ammettendo le proprie responsabilità. La donna ha ammesso di aver ucciso con un’accetta, all’interno della loro abitazione il
proprio consorte, di averne poi depezzato il corpo nel bagno, di averne raccolte le parti in sacchetti della spazzatura che ha infine gettato nel fiume Adigetto, distante poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
Nella circostanza ha anche fornito indicazioni che hanno consentito il recupero, sempre
nelle acque fiume Adigetto, a cura dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, degli strumenti
utilizzati per commettere i reati.
L’indagata è stata collocata, in regime di custodia cautelare, in una struttura sanitaria di Rovigo”.