(Adnkronos) – "Il giudice che ha scarcerato e concesso i domiciliari a Shiva doveva essere più severo". Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, parlando dei trapper e del loro mondo. "Vorrei ricordare che stiamo parlando di giovani di seconda generazione, cresciuti in Italia da famiglie arabe, che evidentemente non hanno mai voluto integrarsi nella nostra società". "Per tutti questi soggetti, che sono istigatori di violenze e cattivi esempi per i ragazzi più piccoli, oltre che assidui utilizzatori di armi da fuoco, occorrono norme e rimedi più severi, perché una volta liberi, o in molti casi ai domiciliari, continuano a compiere atti criminali in giro per le città", sottolinea De Corato, secondo il quale "per esempio, il gip di Milano, a Shiva avrebbe dovuto dare quantomeno i domiciliari con braccialetto elettronico". E' ai domiciliari Andrea Arrigoni, in arte Shiva, il trapper di 24 anni, arrestato lo scorso ottobre dalla polizia di Milano per il reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. E' finito in manette per la sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, la sera dell'11 luglio, nel corso della quale due giovani milanesi erano stati gambizzati. Lo scorso dicembre il gip di Ascoli Piceno aveva già alleggerito la posizione del neo papà, trasformando i domiciliari in obbligo di firma per il trapper indagato, insieme ad altri giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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