Si fingeva una donna ucraina in difficoltà per spillare soldi. Arrestato e denunciato per truffa aggravata

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romance scam, arrestato e denunciato un italiano di origine ucraina

Raccontava via social di essere una donna Ucraina in difficoltà economiche per via della guerra, invece era un truffatore che aveva trovato un modo efficace quanto odioso di spillare soldi: per questo nella serata del 21 agosto i carabinieri di Vicenza hanno arrestato T.A., 31 anni, nato in Ucraina, cittadino italiano e residente a Vicenza, per truffa aggravata con la tecnica cosiddetta del romance scam.

Questo tipo di truffa, che sfrutta i canali social e di messaggistica, rientra tra i reati in maggior aumento a livello nazionale. Il romance scam è un raggiro particolarmente doloroso per chi ne è vittima, in quanto colpisce la sfera dei sentimenti e ferisce il desiderio di felicità, lasciando l’amaro in bocca per essere stati manipolati e creando un danno psico-fisico oltre a quello economico. Come accaduto in questo caso, in generale i criminali contattano le loro vittime sui social. Creano profili rubando dalla rete foto di uomini o donne avvenenti, presentano storie verosimili e inviano richieste di amicizia; una volta agganciata una potenziale preda, iniziano i primi scambi di messaggi che si intensificano nel tempo arricchendosi di particolari sempre più intimi sulla propria vita. Si comincia così a creare un legame tra il truffatore e la vittima, spesso una persona sola che si entusiasma per la nuova e travolgente storia d’amore proiettata nel futuro. Dopo aver instaurato questo intenso ma falso rapporto di “amicizia” virtuale, i truffatori cominciano a chiedere denaro, accampando una serie di motivazioni fantasiose legate a gravi motivi di salute o alla voglia di acquistare i più svariati titoli di viaggio per raggiungere la vittima, incontrarla e, perché no, comprare una casa dove vivere insieme.

Nel caso di romance scam che ha portato all’arresto di T.A., l’uomo, a partire dal mese di febbraio, fingendo di essere una donna Ucraina, e di necessitare di soldi per fare rientro in Italia, è riuscito a farsi consegnare ingenti somme di denaro da parte della vittima, un romeno di 37 anni, che ha fatto avere al truffatore un totale di oltre 10mila euro tramite pagamenti elettronici. Non solo, T.A., spacciatosi poi per il fratello della donna in vari incontri di persona, è riuscito a farsi consegnare la somma contante di oltre 8mila euro. All’ennesimo appuntamento, fissato appunto per il 21 agosto, nei pressi della stazione ferroviaria di Vicenza, insieme alla vittima, che infine si era convinta a sporgere querela, si sono presentati anche i Carabinieri in borghese che hanno tratto l’indagato in arresto nel momento in cui si stava verificando la consegna della somma di denaro per un totale di euro 3000. Denunciato inoltre per porto di armi od oggetti atti ad offendere, poiché presente anch’egli nel luogo dell’incontro, un altro soggetto amico dell’arrestato, H.S. ucraino classe 89 che aveva con sé una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso.

L’arrestato è stato quindi accompagnato presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio di convalida svoltosi nella mattinata odierna, ove a seguito della convalida dell’arresto è stata imposta all’indagato la misura dell’obbligo di firma giornaliero presso la P.G.

Una vicenda odiosa che ha avuto fine grazie all’intervento degli uomini dell’Arma ed al supporto dei famigliari della vittima, che si è resa conto che la fantomatica donna bisognosa non era nient’altro che l’uomo spacciatosi per il fratello della stessa. È quello il momento più difficile della vicenda, il momento della realizzazione, poiché le conseguenze di una truffa romantica possono essere molto dure da affrontare, sia sul piano economico che su quello emotivo. Le vittime infatti si trovano all’improvviso davanti alla dolorosa consapevolezza di essere state ingannate, ma soprattutto tradite sentimentalmente.