“Sic transit gloria Giambruni”: così passa la gloria di Giambruno

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Quando la tua fidanzata è il Presidente del Consiglio, prudenza vorrebbe che tu, Andrea Giambruno, facessi un bel passo indietro, limitando al minimo qualsiasi tipo di esposizione mediatica, diretta o indiretta. Non per conflitto di interessi, o per un mal interpretato spirito di sacrificio, ma per l’ovvia constatazione che qualsiasi passo falso dell’uno si ripercuoterebbe sull’altra e viceversa.

Se ci pensate, la moglie di Prodi, di Letta, di Renzi, la compagna di Conte, non hanno mai proferito verbo di fronte ad una telecamera e persino Veronica (Lario, signora Berlusconi…, ndr) è rimasta in silenzio, fino a quando la dignità glielo ha consentito. E non certo per mancanza di mezzi o di autostima, ma per la saggezza di distinguere cosa è opportuno, da cosa non lo è.
Questa saggezza è mancata del tutto ad Andrea Giambruno, che da oscuro autore televisivo si è visto promosso al prime time, in veste di conduttore Mediaset, come regalia per l’ascesa a Palazzo Chigi di Giorgetta nostra.
Poteva graziosamente rifiutare il dono, che qualcuno ha visto come una (riuscitissima) polpetta avvelenata, scalando piuttosto le gerarchie interne al Biscione, costruendosi una sfera di potere ed influenza, che col tempo sarebbe magari stata davvero sua e non qualcosa di posticcio, per interposta premier. E invece no, ha prevalso il narcisismo dell’apparire e una sorta di atteggiamento machista, tipico dei cagnetti affetti da dominanza, che abbaiano e fanno i bulli anche in un recinto di pitbull, non rendendosi conto che se un guinzaglio dovesse sganciarsi, sarebbero carne morta.
L’errore di Giambru è stato questo. Peccare di hybris (tracotanza, vedi Enciclopedia Treccani, ndr), garrulo e giulivocredendosi un dio tra gli dei, mentre era al massimo un accessorio di Giunone. Il pacco (leggi anche qui, ndr) non avrebbe dovuto toccarselo con protervia e ostentazione, ma per scaramanzia, nella speranza che tutto non svanisse come una bolla di sapone.
Giambruno vignetta di Claudio Mellana
Giambruno vignetta di Claudio Mellana
Così, dopo una serie di sfondoni clamorosi e un comportamento svilente anche nei confronti della fidanzata-governo, come donna, come madre, come italiana e come cristiana, alla fine la bolla è scoppiata e Giorgetta nostra gli ha dato il benservito. Con un post su facebook. Nominandolo per cognome.
Nel volgere di qualche ora è stato sospeso dalla conduzione del suo programma TV.
Ed ora Mediaset non lo rimetterebbe in onda neanche se fosse il nuovo Mentana e Giorgia non se lo riprenderebbe neanche se riconquistasse da solo Fiume e la Dalmazia.
Per il resto, la roccia rimarrà pure roccia, ma le crepe si vedono. E sono belle grosse.