Sicurezza a Vicenza, le carenze negli organici animano il dibattito politico. Idea: “Così, campo libero alla criminalità e allo spaccio”

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Non si placano le reazioni politiche alla carenza degli organici delle forze dell’ordine a Vicenza, da tempo alle prese con il problema sicurezza. Come riportato ieri da queste pagine, la città di Palladio è risultata essere il centro peggio servito dal dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno: alla questura berica solo tre nuovi agenti nell’ambito delle assegnazioni decise con il piano nazionale di potenziamento delle questure.

Rappresentanti politici a livello nazionale e regionale hanno promesso interrogazioni e altre azioni per chiedere conto della scelta ritenuta penalizzante e per far arrivare in città altre forze, oltre a quelle arrivate nei mesi scorsi nell’ambito di Strade Sicure: 18 militari dell’Esercito italiano che – è bene ricordarlo – resteranno in servizio fine a fine anno, salvo diverse disposizioni.

Oggi, mercoledì 29 maggio 2024, si registra l’intervento dell’associazione Idea Vicenza, per mezzo di Luca Zanon, che non manca di ricordare che nei mesi scorsi il tema della sicurezza a Vicenza è stato caratterizzato anche dalla richiesta, a vuoto, dell’innalzamento della fascia di categoria della Questura (da seconda a prima) e dall’annullamento del terzo turno per la Polizia locale.

“L’assegnazione di soli tre nuovi poliziotti è una chiara penalizzazione per la sicurezza cittadina e un ulteriore aggravio per il lavoro degli agenti oggi in servizio – dichiara Zanon -. In queste condizioni, la Questura di Vicenza non può rispondere adeguatamente alle esigenze di sicurezza dei cittadini, lasciando campo libero alla criminalità e allo spaccio.

Dopo aver visto aree critiche come Campo Marzio finalmente libere dal degrado, Vicenza non può tornare indietro, bisogna portare a termine il lavoro cominciato dal sindaco Rucco”, espressione – lo ricordiamo – di Idea Vicenza, poi transitato nel gruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale.

All’attuale primo cittadino, Giacomo Possamai, l’associazione politica chiede un segnale forte: “Pretenda il passaggio in prima fascia”, per “ottenere più risorse, più agenti e una maggiore capacità di risposta alle problematiche di sicurezza.

La morte della sicurezza vicentina è un rischio reale – aggiunge il rappresentane di Idea Vicenza -. Non possiamo accettare che la nostra città diventi un terreno fertile per la criminalità per la mancanza di risorse adeguate, mandando all’aria il lavoro della precedente amministrazione”, conclude.