Di seguito la risposta data in Parlamento dal sottosegretario agli Interni Achille Variati alle due interpellanze di Pierantonio Zanettin, entrambe volte ad evidenziare problematiche di sicurezza ed ordine pubblico nella città di Vicenza
Si richiama un episodio avvenuto lo scorso 23 marzo e denunciato ai carabinieri di Vicenza dai genitori del minore coinvolto. Nella denuncia è stato riferito che, poco prima delle ore 21,00 mentre un giovane passeggiava con il proprio cane nel centro storico, è stato avvicinato da due senzatetto che stavano urlando.
L’indagine svolta dai carabinieri di Vicenza ha consentito di identificare i protagonisti e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Grazie ai filmati degli impianti di videosorveglianza, è stato possibile escludere un tentativo di rapina o aggressione nei confronti del giovane.
È stato, invece, appurato che i due senzatetto stavano litigando animatamente, rincorrendosi lungo la galleria di Corso Fogazzaro, quando l’arrivo del ragazzo ha momentaneamente attirato la loro attenzione. Ciò premesso, sembra verosimile che il giovane, comprensibilmente impaurito per le urla e la concitazione del momento, abbia potuto temere per la propria incolumità.
I protagonisti dell’episodio sono stati prontamente identificati – si trattava di due cittadini senza fissa dimora, già noti alle forze dell’ordine – e la denuncia, corredata dagli esiti delle prime indagini, è stata trasmessa all’Autorità giudiziaria.
Con il secondo atto di sindacato ispettivo si richiamano la serie di furti e atti vandalici in danno di autovetture a Vicenza, e più in particolare quanto avvenuto nella serata del 27 febbraio scorso, quando una decina di autoveicoli parcheggiati in varie zone del centro sono stati danneggiati al fine di sottrarre alcuni oggetti custoditi all’interno dell’abitacolo.
Le immediate indagini avviate dalla Polizia di Stato hanno consentito di intercettare due stranieri, un cittadino tunisino ed uno marocchino che, all’esito dell’attività di polizia giudiziaria, sono stati individuati come gli autori dei danneggiamenti, e quindi sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.
Il cittadino tunisino risultava inottemperante ad un precedente provvedimento di espulsione con intimazione ad abbandonare il territorio dello Stato emesso dal Questore di Vicenza e, quindi, è stato denunciato anche per violazione dell’articolo 14, comma 5 ter, del decreto legislativo n. 286 del 1998 (Testo Unico delle leggi sull’immigrazione). Previa concessione del previsto nulla osta da parte dell’Autorità giudiziaria lo stesso è stato immediatamente espulso dal territorio nazionale e rimpatriato. Il cittadino marocchino è stato invece condotto presso il Centro per i rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo (GO).
La problematica in questione, che localmente ha avuto una forte risonanza mediatica, è stata oggetto di approfondimento in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel cui contesto il Prefetto di Vicenza ha invitato i rappresentati territoriali delle Forze dell’ordine a intensificare l’attività di prevenzione e contrasto, sensibilizzando ulteriormente il personale addetto all’espletamento dei servizi di controllo del territorio.
Le Forze di polizia hanno, quindi, posto in essere mirate attività mediante l’esecuzione di servizi preventivi nelle fasce orarie pomeridiane e serali, anche con la collaborazione della Polizia locale. Tali attività hanno consentito di trarre in arresto sette persone quali responsabili dei predetti reati, già nel mese di febbraio scorso.
Dagli approfondimenti condotti dalla Prefettura di Vicenza è emerso che, se è vero che per tale tipologia di reati si è registrato un lieve incremento nel mese di febbraio 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (73 furti su auto in sosta, rispetto ai 67 dell’anno precedente), va rilevato che il fenomeno presenta un andamento ciclico che generalmente è connotato da un picco nei mesi invernali e da una lieve diminuzione durante il periodo estivo.
Vicenza, però, in questi ultimi anni ha visto un aumento di problematiche a carico di persone senza fissa dimora dedite all’accattonaggio, anche molesto. Si evidenzia che tali problematiche sono state approfondite nel corso di una recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura.
Tale fenomeno, però, più che un carattere di ordine pubblico, assume una forte connotazione di ordine sociale, in merito alla quale i servizi sociali del Comune potrebbero assicurare un’opera di prevenzione significativa.
Peraltro, gli indici di delittuosità collocano il Capoluogo vicentino tra quelli più sicuri, sotto il profilo dell’incidenza della criminalità comune, e ciò senza considerare la diminuzione dei delitti pari al 31,8% nei primi cinque mesi del corrente anno rispetto allo stesso periodo del 2019; ma tali dati vanno chiaramente letti anche alla luce dell’emergenza legata all’epidemia da Covid-19.
Voglio sia chiaro un punto: affermare, come i numeri stessi testimoniano, che il territorio vicentino vanta parametri del tutto invidiabili sotto il profilo della sicurezza, rispetto alla media nazionale, non significa ignorare o sottovalutare le preoccupazioni che lo stesso territorio esprime. In un certo senso, infatti, è proprio perché Vicenza e provincia sono sempre state vivibili e tranquille che vengono notati con allarme fenomeni che altrove potrebbero non avere la stessa risonanza. Ed è anche chiaro un obiettivo che penso ci accomuni: che tali standard non abbiano mai ad abbassarsi. Ed è questo lo scopo del lavoro costante delle forze di Polizia.
Anche per questo è incessante l’attenzione al tema degli organici delle Forze di polizia presenti sul territorio; al riguardo, si rappresenta che risultano in servizio circa 400 unità di personale della Polizia di Stato (con un potenziamento nell’ultimo triennio di 35 unità) e oltre 630 Carabinieri (fra cui 12 Marescialli che hanno appena preso servizio) cui si aggiungono i 12 militari impiegati nei servizi di vigilanza di siti e obiettivi sensibili nell’ambito della citata operazione “Strade sicure”, autorizzata fino al 31 dicembre 2020.
Resta forte l’azione di contrasto ai delitti relativi allo spaccio di stupefacenti, per i quali anche recentemente sono state condotte specifiche azioni repressive, d’intesa con l’Autorità giudiziaria. Anche in questo campo, resta centrale il ruolo delle Istituzioni locali nel contenimento del fenomeno, attraverso l’azione informativa e preventiva che possono svolgere, anche con l’aiuto delle Autorità scolastiche.
In conclusione, assicuro che la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella città di Vicenza continua ad essere seguita con la massima attenzione senza incertezze dalle Autorità provinciali di pubblica sicurezza e dalle Forze di polizia quotidianamente impegnate nell’attività di controllo del territorio a garanzia della legalità e della tutela dei diritti dei cittadini.
La terra vicentina che tanto ha dato e dà al Paese in termini di sviluppo e di lavoro merita la dovuta attenzione sul tema sicurezza.
Clicca qui se apprezzi e vuoi supportare il network VicenzaPiù
L’articolo Sicurezza a Vicenza, Variati risponde in Parlamento a Zanettin: “città tranquilla, altrove certi fenomeni non creano allarme” proviene da Parlaveneto.