Sicurezza: l’appello di CGIL, CISL, UIL alle forze politiche per fermare le stragi sul lavoro

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marta viotto

“La salute e la sicurezza sul lavoro non è un argomento di interesse per la campagna elettorale, eppure, riguarda la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali”

Dall’inizio del 2022 sono quasi 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno.

Più di 400.000 le denunce di infortuni e una crescita di più del 7% per le denunce di malattie professionali.
Lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate.
Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità.
E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.

Non sono numeri! Sono persone!

LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NON E’ ARGOMENTO DI INTERESSE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE, EPPURE,

RIGUARDA LA VITA DELLE PERSONE, LA LORO DIGNITA’, I DIRITTI FONDAMENTALI.

Non possiamo accettarlo

  • Tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del PNRR, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.
  • Deve essere previsto e preteso che le IMPRESE DI OGNI SETTORE seguano CRITERI DI QUALIFICAZIONE (anche attraverso il modello della patente a punti) e che siano applicati SOLO i contratti collettivi di lavoro stipulati da Associazioni Sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di APPALTI pubblici, PENA L’ESCLUSIONE DAI BANDI STESSI.
  • Chiediamo FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. Vogliamo la FORMAZIONE per i DATORI DI LAVORO quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.
  • E’ ESSENZIALE il RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI da parte del “SISTEMA VIGILANZA” – INL, ASL, INAIL, INPS – NELLE AZIENDE in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione TRA QUESTI ISTITUTI di un COORDINAMENTO, di un CONFRONTO e di COLLABORAZIONE CONCRETA E PERMANENTE CHE COINVOLGA ANCHE LE PARTI SOCIALI.
  • Vogliamo la GARANZIA, anche attraverso l’AZIONE ISPETTIVA, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano ESTESE in MODO CERTO a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di SALUTE E SICUREZZA.
  •  I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. Chiediamo l’AVVIO DI TAVOLI DI CONFRONTO SU QUESTI TEMI, TRA MINISTERI COMPETENTI, PARTI SOCIALI E ISTITUTI ED ENTI DI RICERCA. Va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali.
  •  Vogliamo che la MATERIA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ENTRI NEI PROGRAMMI SCOLASTICI perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano.

CHIEDIAMO ALLE FORZE POLITICHE CHE SI PRESENTANO AL VOTO L’IMPEGNO PER FERMARE QUESTA STRAGE

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Fonte: Sicurezza: l’appello di CGIL, CISL, UIL alle forze politiche per fermare le stragi sul lavoro , CGIL Veneto

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