“La sicurezza sul lavoro continua a essere un’emergenza: Zaia dia seguito agli impegni sottoscritti 18 mesi fa. Personale, formazione e monitoraggio, sono rimasti sulla carta”. È la richiesta che arriva dal capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso e dai colleghi Bruno Pigozzo e Andrea Zanoni, unici consiglieri regionali presenti oggi all’incontro ‘Lavoro-Prevenzione-Sicurezza’ promosso da Cgil, Cisl e Uil per fare il punto sui risultati dell’accordo siglato a luglio 2018 con il Piano strategico della sicurezza sul lavoro.
“Un accordo fermo al palo. Ci sono state 69 vittime nel 2018 e già 40 nel 2019, 366 negli ultimi otto anni. È una strage ininterrotta che chiama tutti in causa: serve un cambio culturale da parte degli imprenditori, ma anche le istituzioni devono fare la propria parte, a maggior ragione con numeri così drammatici. Fin qui, invece, solo promesse e zero fatti”.
“Quello di oggi – attaccano – è stato un resoconto spietato: gran parte delle azioni previste è ancora lettera morta. Dovevano esserci 30 nuovi assunti negli Spisal, cifra comunque insufficiente visti i pensionamenti, ma da 127 siamo passati a 134 con una contropartita in negativo che ha portato a un taglio di retribuzioni del 15%. Con risorse, umane ed economiche, scarse la qualità degli interventi non può che peggiorare, come hanno denunciato gli stessi sindacati. È stata poi depotenziata la Direzione regionale sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro, mentre non è stato istituito l’Osservatorio per il monitoraggio della omogenea applicazione delle norme sui cantieri edili. Non è così che si fa prevenzione”.
“Le problematiche, come emerso dal convegno di Mestre, sono davvero a 360 gradi. Il sistema formativo è ancora carente e va strutturato in modo omogeneo, mentre l’informazione sui rischi e malattie professionali non è supportata da uno spazio dedicato nel sito ufficiale della Regione, come era stato promesso. Inoltre – sottolineano i tre consiglieri – il Report di metà anno conteneva dati sbagliati ed è stato addirittura ritirato”.
Da qui le richieste nel brevissimo periodo sollecitate dal Partito Democratico: “Zaia riconvochi immediatamente il tavolo strategico per verificare il rispetto degli impegni presi e la Regione investa in maniera consistente sulla sicurezza e formazione degli operatori. Inoltre vanno stoppati gli appalti al massimo ribasso che troppo spesso significano minori garanzie per chi lavora. C’è poi un altro grave tema irrisolto, quello della bonifica dei siti contenenti amianto e delle garanzie di tutela sanitaria per i lavoratori esposti. Sulla prima questione ci hanno pure bocciato un emendamento in bilancio che finalmente avrebbe consentito le bonifiche delle coperture in stato di abbandono!”.
“Non possiamo limitarci a un’attenzione sporadica sulla scia emozionale dell’ennesimo incidente – concludono gli esponenti dem – Serve un impegno quotidiano, pianificato, costante e progressivo, condiviso tra imprenditori, lavoratori e istituzioni. E sono proprio quest’ultime a dover dare un segnale forte e concreto, non effimeri slogan”.
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