Sicurezza Vicenza, Pretto (Lega): “Più agenti e videosorveglianza, ma la questura in prima fascia è un percorso complesso”

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erik pretto su valndalismo a Scalini (Arsiero) Marano Vicentino sicurezza stradale

Sul tema della sicurezza a Vicenza interviene con sue dichiarazioni Erik Umberto Pretto, deputato vicentino della Lega.  A Il Correre del Veneto ha detto: “La serie di gravi episodi che ha investito la città negli ultimi giorni – ha detto – oggettivamente porta a un aumento della percezione dell’insicurezza. Ma ciò non toglie che il livello di sicurezza, a Vicenza, sia superiore che altrove. Piuttosto c’è un problema di degrado reale in alcune aree ben definite della città“.

La città attende, come detto anche da queste pagine, l’arrivo dei 15 militari dell’operazione Strade Sicure. “All’annuncio della destinazione dei militari su Vicenza – ricorda il deputato – si parlava di un arrivo entro un mese. A conti fatti manca qualche giorno. Non vedo problematiche all’orizzonte. Si tratta di soldati di prima assegnazione. Il che significa soprattutto che non sono raggruppati da altrove per essere destinati a Vicenza. Da parte del governo è un segnale molto forte.

E’ fondamentale però – aggiunge Pretto – l’azione comune delle istituzioni che hanno competenze in materia ed è fondamentale, come è avvenuto, una convergenza bipartisan sull’aumento delle assunzioni nella polizia locale e dei punti di videosorveglianza“.

Questura di Vicenza in prima fascia: un percorso complesso

“Per quanto concerne Vicenza, si parla di un ingresso nella prima fascia. C’è la nostra richiesta e la nostra attenzione ma è soprattutto un percorso complesso”, ha aggiunto Pretto”.

La complessità, al netto della cronica difficoltà a trovare risorse, affonda le radici nel presente. In Veneto ci sono già tre questure di prima fascia (Venezia, Padova, Verona) nell’ambito di sette capoluoghi di provincia. In Emilia Romagna, per dire, ci sono nove province e pressoché lo stesso numero di abitanti del Veneto ma c’è solo una questura di prima fascia. E proprio dall’Emilia Romagna giungono richieste simili a quella berica.