
“Due vittime nel giro di un mese e ieri un allarme, con intervento del Soccorso alpino, per una persona precipitata nella zona di Semonzo: quello degli incidenti in volo nella zona del Monte Grappa è un bollettino pesantissimo a cui non possiamo assuefarci. La Regione, per quanto di sua competenza, ascolti le preoccupazioni di amministratori e residenti che chiedono una regolamentazione delle attività anche individuando apposite aree, così da garantire maggiore sicurezza e al tempo stesso un minor dispendio di mezzi e uomini per le operazioni di soccorso”. È il sollecito che arriva dal consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, primo firmatario di un’interrogazione sottoscritta dalle colleghe Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.

“Lo scorso 8 maggio – ricorda il consigliere – ha perso la vita un istruttore di deltaplano, appena decollato da Col del Puppolo; identica sorte il 10 aprile scorso per un 83enne precipitato dopo non essere riuscito a ‘staccarsi’ per il decollo. L’elenco è lungo e comprende tanti incidenti fortunatamente non mortali, come quello che a fine febbraio ha visto protagonista una ragazza di Bolzano, caduta e salvata dagli alberi. Ogni fine settimana sono moltissime le persone che raggiungono il Monte Grappa anche dall’estero, avveniva perfino in piena pandemia quando erano vietati gli spostamenti tra Regioni: sappiamo che la pratica del volo sportivo comporta alti livelli di rischio, ma non possiamo restare a guardare. Il mio vuole anche essere un appello a chi attorno a questa attività ne fatto un lavoro: collaborino con le autorità per trovare le giuste soluzioni, evitando attacchi gratuiti a chi ha il dovere di denunciare una situazione palesemente e fattualmente insostenibile”, conclude Andrea Zanoni.