Sono state presentate oggi, nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, le modalità di attuazione del progetto Silva – accordo per la forestazione urbana. Le modalità di realizzazione del progetto prevedono prima un controllo delle varie zone e successivamente l’individuazione delle piante ottimali, per evitare ad esempio quelle potenzialmente allergizzanti in prossimità delle scuole o quelle che perdono troppe foglie in prossimità dei marciapiedi.
L’assessore all’ambiente Simona Siotto, che per prima ha illustrato i dettagli di Silva, ha elencato i due principali obiettivi del progetto: intendere il verde come arredo urbano per le sue capacità di rigenerare l’aria e valorizzare la collaborazione tra enti pubblici e privati. Infatti il verde rappresenta una responsabilità collettiva, che quindi va oltre la sola amministrazione locale e che coinvolge, anche per motivi di bilancio, altri enti, tra cui, in particolare, Confartigianato Imprese di Vicenza, che ha da subito voluto partecipare al progetto insieme a Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani di Vicenza.
Mattia Ierardi, assessore alle infrastrutture e al verde pubblico, ha parlato invece di un cambio di punto di vista nei confronti del verde, che oggi viene inteso come soluzione all’inquinamento, soprattutto in una zona come la Pianura padana, che per la sua geografia risulta essere un’area molto inquinata.
La data di partenza del progetto Silva sarà il prossimo 21 novembre in occasione della festa dell’albero e inizierà con la scuola “2 Giugno”. Nel primo passo di attuazione sono previsti sessanta interventi con 200 piante e successivamente si provvederà alla piantumazione non solo in aree pubbliche, ma anche in aree private. In tutto ciò sarà importante la collaborazione dei cittadini, che attraverso l’App di Legambiente potranno segnalare le zone che richiedono un intervento di verde o particolari situazioni di criticità di alberi esistenti.
Ciro Asproso di Coalizione Civica, che ha elaborato il progetto, ha parlato di spirito giusto nell’affrontare il tema e, dal momento che tutti lasciamo un’impronta sull’ambiente, ha sottolineato l’importanza di accordi con i cittadini e in particolare con le scuole, dove attraverso un’opera di sensibilizzazione si formano i nuovi cittadini.
Oggi ci sono circa 25.000 piante a Vicenza, la cui situazione preoccupa non poco, a causa della loro vetustà e degli eventi climatici che le hanno colpite, ha detto Domenico Maltauro, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Vicenza. Inoltre, ha invitato a partecipare all’incontro aperto al pubblico dal titolo “Approfondimento tecnico sull’albero nell’ambiente urbano: gestione, conoscenza e consapevolezza. Dimostrazioni in campo”, affinché i cittadini, anche attraverso dimostrazioni pratiche, possano conoscere gli alberi e trasformarsi in loro sentinelle.
Vicenza potrà diventare dunque un esempio di città tecnologica e sostenibile.