Silvia Romano e ONG “odiate” su FB per scelte “pericolose”: se riscatto è pagato con armi che NOI vendiamo proibiamo anche sport rischiosi?

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Silvia Romano e LA GIUSTA EDUCAZIONE SU FB, di Claudio Mellana
Silvia Romano e LA GIUSTA EDUCAZIONE SU FB, di Claudio Mellana
Uno degli argomenti sollevati per criticare, in primis su quel manuale di odio che sta diventando Facebook, Silvia Romano e i volontari delle ONG in genere è che non devono andarsi a ficcare in luoghi pericolosi perché “se lo fanno sono degli incoscienti. E poi noi paghiamo“.
Si può certamente discutere il principio, se però si amplia il concetto di pericolo, e relativo possibile costo per la collettività, a tutte le situazioni insidiose nelle quali noi esseri umani ci buttiamo con gioia e sincera partecipazione.
LA NUOVA GEOMETRIA, di Claudio Mellana
LA NUOVA GEOMETRIA, di Claudio Mellana

Mi riferisco, per non parlare dei volontari che operano in aree “difficili” della stessa Italia, agli innumerevoli sport estremi che vengono praticati sia per il fascino di sfiorare il confine tra la vita e la morte, sia per fare soldi, sia per il gusto della celebrità.

Questi sport causano, ogni anno, centinaia di interventi delle diverse unità di soccorso che a volte salvano vite e a volte recuperano cadaveri. Ognuno di questi interventi costa parecchio e, inoltre, mette spesso  a repentaglio  anche la vita  dei soccorritori.
Vogliamo proibire di scalare le montagne, attraversare in solitaria gli oceani, buttarsi con il paracadute, fare torrentismo o immersioni subacquee?
Certamente no, per quanto mi riguarda.
E quindi massima libertà per tutti  di scegliersi impegni umanitari e passatempi.
Dimenticavo la questione dei riscatti. E’ una partita di giro anche quello per Silvia Romano. Recuperiamo tutto, abbondantemente, vendendo noi le armi che i terroristi adoperano.
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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette