Sindacati Polizia di Stato di Vicenza in I Commissione: preoccupati per organici e super lavoro. Consiglieri vicini, appello ai parlamentari vicentini

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Audizione in Prima Commissione consiliare dei sindacati della Polizia di Stato di Vicenza e provincia
Audizione in Prima Commissione consiliare dei sindacati della Polizia di Stato di Vicenza e provincia

Alla convocazione presso la I Commissione Comunale da parte della sua presidente Lorenza Rizzini sul tema “Audizione delle sigle sindacali della Polizia di Stato per fare il punto sul sottodimensionamento della Questura di Vicenza” hanno risposto i rappresentati dei sindacati attivi nelle persone di Omar Comberlato, Segretario provinciale SIULP, Gaetano Tarda, segretario regionale e provinciale aggiunto SIULP, Fabio Bongiorno, segretario provinciale SAP, Vita Scifo, segretaria SILP Cigl, e Antonio De Virgilis, segretario COISP.

Gli interventi, tutti in sintonia fra di loro e focalizzati sul servizio ai cittadini, pur in presenza di retribuzioni, anche se in via di aggiornamento, non propriamente commisurate all’importanza e ai rischi del ruolo della Polizia di Stato (qui le sue operazioni da noi riportate, ndr), hanno sottolineato come il tema, che riguarda direttamente la sicurezza di Vicenza, soprattutto, e provincia sia drammaticamente attuale con un drastico calo degli organici rispetto a quelli del 2008 fotografati nei dati di dettaglio distribuiti ad inizio audizione e riportati di seguito.

Dati Polizia di Stato forniti dai sindacati in occassione audizione in Prima Commissione Comunale di Vicenza.
Dati Polizia di Stato forniti dai sindacati in occassione audizione in Prima Commissione Comunale di Vicenza.

Se solo di poliziotti/e, senza considerate i ruoli tecnici, anch’essi complessivamente in diminuzione, ne mancano 144 come si fa ad assicurare la sicurezza, hanno retoricamente chiesto i sindacalisti, anche loro operanti sul campo, anche se sono di fatto costretti a fare turni doppi e a saltare le ferie, accumulandole in quantità, per spirito di servizio e di supporto a colleghi spesso soli in certe situazioni e, anche, per “necessità” economiche?

Le emergenze attuali per essere gestite avrebbero richiesto, hanno lamentato, i sindacalisti, una diversa distribuzione delle assegnazioni, non solo in base ai numeri suggeriti da un algoritmo rivelatosi non ideale e magari anche aderendo a una ventina di richieste di trasferimento a Vicenza di vari colleghi anche da grandi città, che non ne avrebbero patito la mancanza.

Ora “per arrivare a dicembre assicurando un servizio ai cittadini dignitoso” ci si potrebbe affidare a delle “aggregazioni”, delle assegnazioni temporanee di personale da città vicine, ma il problema non verrebbe di certo risolto in via sistemica.

Cosa serve? – hanno chiesto i rappresentanti della Polizia di Stato di Vicenza -. Che succeda qualcosa di grave come a Napoli per affrontare efficacemente il problema? E che dire del futuro quando, ad esempio per il Giubileo del 2025 a Roma, si corre il rischio di veder assegnato personale locale a quell’evento, particolarmente a rischio? E quando ci porremo il problema che potrebbe nascere da manifestazioni anti Tav tipo quelle della Val di Susa? Si interverrà dopo o si vorrà prevenire, compito principale delle forza dell’ordine?”. Tanto per gradire tra i sindacati ci si chiede anche perché, a fronte dell’aumento del livello di allerta nelle basi USA, a Vicenza nulla dia cambiato per le forze dell’ordine locali…

E così via nella “litania”, più che giustificata, dell’elenco delle problematiche di un personale a cui si chiede di assicurare la sicurezza ma che si sente frustrato per non poter lavorare al meglio per la carenza sistematica di agenti e ufficiali, che obbliga anche a doppi turni e a mancati riposi, con riflessi sulla serenità e sull’efficienza operativa di coloro che sono a bordo delle volanti o sono attivi in vari servizi in strada (e non solo con la burocrazia giudiziaria da seguire) e che, stanchi oltre il limite, possono correre e far correre dei rischi?  “È una situazione analoga a quella del personale sanitario. – hanno fatto osservare Omar Comberlato, Gaetano Tarda, Fabio Bongiorno, Vita Scifo e Antonio De Virgilis che auspicano anche che un adeguamento dei loro organici riporti la Polizia Locale a svolgere solo i suoi compiti -. “Anche medici e infermieri sono molto sottodimensionati e lavorano per la vita dei pazienti – hanno detto i rappresentanti sindacali – come noi facciamo per quella dei cittadini. E sanità e sicurezza sono due necessità primarie dei cittadini

I consiglieri presenti, tra cui gli intervenuti Raffaele Colombara, Mattia Pilan, Luca Poncato, Jacopo Maltauro e Alessandro Marchetti, i “consenzienti” Sorrentino, Consolaro e Ghiotto (dov’erano gli altri, molti tra i più critici sulla sicurezza cittadina) e l’assessore Matteo Tosetto, pur con qualche sfumata diversità hanno concordato sulle motivazioni e sulle preoccupazioni dei sindacati della Polizia di Stato di Vicenza: “la minore assegnazione di personale a Vicenza rispetto anche a città venete similari non è giustificabile con i problemi di bilancio dello Stato – hanno risposto i sindacalisti a un paio di sia pur velate giustificazioni di questo tipo – perché altrimenti quelle città avrebbero dovuto avere allocazioni minori e non maggiori”.

In attesa che si svolga un incontro programmato per il 12 luglio dai sindacati della Polizia di Stato di Vicenza con tutti i parlamentari vicentini da “utilizzare” come lobbisti, nell’accezione migliore del termine, per l’area che rappresentano, come avrebbero fatto con successo loro colleghi di altre città, è degna di nota la proposta finale di Colombara di “replicare”, magari con qualche aggiornamento, un documento d’impegno da sottoporre ai deputati e senatori vicentini come già fatto nel 2017.

Nulla è cambiato da allora, temo che possa ancora succedere, ma questo potrebbe essere un atto concreto su cui impegnarci“, ha detto Colombara con la presidente Rizzini sulla stessa lunghezza d’onda a impegnarsi a portare la problematica in Consiglio Comunale.

Anche se, non dimentichiamolo, la soluzione o i passi avanti sono affidabili solo al governo di… turno.

Di turno perché se è dal 2008 che la situazione peggiora le responsabilità vanno equamente distribuite.

Per ora pagano poliziotti super sfruttati e stressati e cittadini che percepiscono una minore sicurezza.