(Adnkronos) – Dalla Cina contro Jannik Sinner. Il colosso asiatico entra in campo nel tennis e punta ad un ruolo di primo piano. Il nome nuovo è quello di Juncheng Shang, 19enne di talento che trionfa nel torneo Atp di Chengdu, battendo in finale l’azzurro Lorenzo Musetti. Il ragazzino di Pechino mette in bacheca il primo titolo della carriera, riporta un trofeo in Cina ad un anno di distanza dal successo di Wu Yibing a Dallas e infiamma un paese intero al momento giusto. Il calendario del tennis regala alla Cina 2 settimane sotto i riflettori: prima il torneo Atp di Pechino, poi il Masters 1000 di Shanghai. Nel torneo della capitale, dove Sinner si presenta da campione in carica, il tabellone parla ampiamente cinese. C’è Shang, che all’esordio affronta il connazionale Yunchaokete Bu, c’è Zhizhen Zhang – finalista nel torneo di Hangzhou – e molto più indietro c’è il baby Yi Zhou, entrato nel main draw con una wild card. La punta di diamante di un movimento in crescita evidente e strutturale è Shang. Numero 55 del ranking prima del trionfo di Chengdu, il 19enne entrerà tra i primi 50 del mondo nella fase finale della stagione che lo ha consacrato come giocatore vero. Le semifinali raggiunte a Eastbourne e Atlanta sono state i primi squilli. In patria, è arrivato l’exploit con il primo titolo e il decollo definitivo. Ora, la prova del 9 nel torneo di Pechino. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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