La proposta istitutiva di una nuova commissione d’inchiesta sul sistema bancario è stata assegnata alla commissione Finanze del Senato. Lo si apprende da Milano Finanza, noto quotidiano economico-finanziario italiano che sottolinea, tra le altre cose, come la “bicamerale banche” sia ormai “un classico” da due legislature.
Come riportato anche da queste pagine (leggi qui), ad ottobre dello scorso anno è stato presentato un disegno di legge “per l’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo” a firma del senatore vicentino Pierantonio Zanettin di Forza Italia.
L’organismo, che dovrebbe dunque essere incardinato a Palazzo Madama, dovrebbe proseguire il lavoro interrotto per via della fine della precedente legislatura, occupandosi in particolare di “indagare su vicende e comportamenti che hanno provocato la crisi di istituti bancari nazionali e sui fallimenti bancari dell’ultimo decennio e, più in generale, per monitorare il complessivo funzionamento del sistema finanziario del Paese”, aveva sottolineato lo stesso Zanettin.
E, ancora, di temi dettati dalla profonda trasformazione che il sistema bancario ha registrato negli ultimi anni: cripto-attività, finanza sostenibile e Non Performing Exposure (NPE).
“Tra gli ambiti di intervento – spiega MF – ci sarà la valutazione di impatto della regolamentazione (Vir) sulle banche popolari e di credito cooperativo, la governance delle fondazioni bancarie, la gestione degli istituti bancari, finanziari e assicurativi, coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e salvati con risorse pubbliche. Una lente sarà poi puntata sulle politiche di remunerazione degli istituti”.
La commissione dovrà essere composta da 15 deputati e 15 senatori e, quanto ai tempi di costituzione, viene ipotizzato che già in settimana potrebbero esserci fatti concreti.
La costituzione della commissione parlamentare sul sistema bancario risulta senza dubbio di forte interesse per il tema dei risparmiatori azzerati dalle banche fallite, che in Veneto in particolar modo ha lasciato segni tangibili in riferimento ai casi di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Al complesso sistema del tema in questione, comprensivo della vicenda del Fondo Indennizzo Risparmiatori e del riparto del suo avanzo, si è molto speso ViPiù dedicano numerosi articoli e approfondimenti (clicca qui per consultare una rassegna di articoli).
Verso la costituzione dell’organismo bicamerale sulle banche il direttore Giovanni Coviello ha commentato: “Auspico che i parlamentari veneti Pierantonio Zanettin ed Enrico Cappelletti facciano parte della commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, per via dell’impegno e dei risultati ottenuti in materia con il loro operato.
Sono certo – ha aggiunto – che questo mio auspicio sia condiviso da centinaia di migliaia di risparmiatori veneti e non solo.
Per Zanettin poi spenderei, non da solo, più di una parola per valutare il conferimento a lui della presidenza della Commissione, per quanto fatto in quella precedente e tenendo conto della sua nota esperienza giuridica, anche da membro del Csm e da presidente dell’altra commissione decaduta a fine scorsa legislatura, quella sulla morte di David Rossi del MPS”, ha concluso Coviello.