Ci sono tre offerte per rilevare Smart Bank, la banca fintech controllata da Cirdan e commissariata da Bankitalia nel dicembre 2023. Lo rivela citando fonti proprie Luca Davi sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore.
Smart Bank – viene ricordato – è nata da quanto rimasto di Banca del Sud, acquisita da Cirdan a valle del commissariamento avvenuto nel 2021 e poi nuovamente commissariata a causa di gravi irregolarità contabili.
Le tre proposte vengono così raccontate: “A quanto risulta si tratta di Illimity, la banca guidata da Corrado Passera; una piccola ma attiva banca popolare del Centro Italia e una finanziaria spagnola. Le tre proposte sono giunte al termine di una lunga fase di data room tenutasi nei mesi scorsi e conclusasi nella prima metà di giugno, che ha raccolto l’interesse di diversi soggetti tra banche, veicoli e fondi”.
Le offerte saranno vagliate attentamente dai commissari Enrico Ajello e Andrea Guaccero, assistiti da Prometeia, che secondo il quotidiano economico potrebbe portare qualche frutto a settembre prossimo, ma nulla appare scontato.
“Illimity stessa – scrive Davi -, il soggetto più strutturato per realizzare l’acquisizione, starebbe valutando il da farsi. Il gruppo guidato dal banchiere ed ex ministro avrebbe interesse ad entrare nel business dei certificati, segmento di nicchia (ma remunerativo) su cui la banca digitale commissariata aveva puntato con forza. In questo contesto, tuttavia, non è neppure da escludere che illimity, abbandonato il business dei crediti deteriorati e nel quadro di una più ampia riflessione, possa valutare anche di allargare il dialogo non solo con la struttura commissariale della banca (che di per sé cuba circa 200 milioni in termini di raccolta, e poco più di una decina di dipendenti) ma punti a coinvolgere nei ragionamenti anche i soci di riferimento, Cirdan Capital Management, società di diritto inglese (non soggetta o impattata dai provvedimenti amministrativi di Bankitalia) che controlla a sua volta Cirdan Group Spa (questa sì commissariata). Incroci e ipotesi di lavoro, appunto, che hanno bisogno di tempo per maturare. Se ne parlerà, forse, a settembre”.
Fonte: Il Sole 24 Ore