“Smart working all’italiana”, Brunetta fa infuriare i dipendenti pubblici che ne chiedono le dimissioni

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Brunetta sullo smart working
Brunetta sullo smart working

“Il lavoro smart è stata la risposta emergenziale al lockdown”. Esso è stato “costruito dall’oggi al domani e senza contratto”, senza “obiettivi” e “tecnologia” . Si tratta di un “lavoro a domicilio all’italiana”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rispondendo ieri in aula alla Camera durante il question time a un’interrogazione M5s sulle iniziative volte a favorire il lavoro agile nella pubblica amministrazione, (fonte Public Policy), ha scatenato l’ira dei dipendenti pubblici che oggi su Twitter lanciano l’hashtag #Brunettadimettiti. “Chi parla di smartworking come il ministro della pubblica amministrazione non è adatto a stare dove sta. La vita viene prima del lavoro, specie di un lavoro pagato quattro soldi. Ci vada il ministro in presenza, durante una pandemia, per 1200 euro al mese” è uno dei commenti; “come si permette di dire che lo smart working si fa “all’italiana”, senza impegno. Il sig. ministro sappia che lavoratori pubblici hanno sostenuto a proprie spese i costi di acquisto del pc, ad esempio” scrive un altro utente. E ancora “il lavoro agile lo abbiamo fatto all’italiana: nonostante l’organico sottodimensionato, abbiamo preso i nostri bravi strumenti e a capo chino abbiamo mandato avanti la baracca. E ci tocca perfino sentire gli insulti alla Camera”.