Smart-working e altre misure organizzative per i dipendenti del Comune di Venezia: una dichiarazione dell’assessore al Personale Paolo Romor

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Comune di Venezia
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L’Amministrazione comunale, con la circolare di ieri 9 marzo, adegua l’organizzazione dei propri uffici alle nuove disposizioni dettate dal DPCM dell’8 marzo, e al contesto di emergenza che la Città si trova a vivere in questo periodo.

“Siamo riusciti – commenta l’assessore Romor – a garantire i servizi di supporto ai cittadini e alle imprese che si trovano oggi ad affrontare enormi difficoltà, tutelando, contemporaneamente, la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori. E’ fondamentale che tutte le categorie che necessitano dei servizi comunali, possano continuare a farvi affidamento; si tratta di un aiuto concreto a famiglie e aziende”.

Così come chiarito dall’ordinanza n. 646 del Capo della protezione civile, gli uffici pubblici resteranno tutti aperti. Vengono applicate – si rende noto – tutte le norme igieniche prescritte dalle autorità sanitarie, a tutela dei lavoratori e dei cittadini: nelle aree di attesa, infatti, sono stati installati dispenser contenenti le soluzioni idroalcoliche per l’igienizzazione delle mani; l’organizzazione del lavoro si baserà principalmente su appuntamento incentivando la modalità “on-line”, introdotta in questi ultimi anni. Ogni riunione di lavoro, viene svolta con modalità da remoto (videoconfereze …).

“Mi rendo conto – aggiunge l’assessore Romor – che il cittadino potrà percepire qualche disagio, potendo capitare che in alcuni casi debba attendere fuori dall’ufficio affinché le presenze siano adeguatamente scaglionate. Si tratta, però, di un disagio minimale, a fronte della possibilità di poter fruire comunque di tutti i servizi in piena sicurezza. Aggiungo, con un pizzico di orgoglio, che lo sforzo profuso negli ultimi anni dall’Amministrazione Brugnaro, introducendo per la prima volta i servizi on-line, oggi dimostra tutta la sua utilità e rilevanza: il cittadino, comodamente da casa, può ottenere la maggior parte dei certificati di cui può aver bisogno”.

Dal punto di vista del lavoratore, ai fini di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, anche in relazione alle esigenze di cura dei figli a seguito della sospensione dei servizi educativi, sono stati previsti maggiori ambiti di flessibilità oraria della prestazione lavorativa. Inoltre, è stata prevista l’attivazione straordinaria di progetti di lavoro in “smart-working” (ovvero l’attività svolta al di fuori della tradizionale sede di lavoro), in primis, favorendo i lavoratori portatori di patologie che li rendono più vulnerabili in caso di malattia.

“In questo ambito, voglio precisare – dice Romor – che le maestre dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, in questo periodo in cui i servizi educativi sono sospesi per legge, hanno svolto una serie di attività da casa: progettazione educativa, formazione obbligatoria, riunioni di coordinamento on-line. Prossimamente, per non perdere il legame con le famiglie e il territorio, realizzeranno alcuni brevi filmati di presentazione delle scuole per i genitori, in sostituzione degli open-day (al momento vietati) e didattici per i bambini forzatamente a casa”.

“Voglio ringraziare – conclude l’assessore Romor – la dirigenza del Comune impegnata in questa difficile opera di continuo adeguamento dell’organizzazione alle regole emergenziali in continua evoluzione e i dipendenti che garantiscono l’erogazione dei servizi comunali, dimostrando concretamente la vicinanza dell’Amministrazione comunale al cittadino”.