“Vedere che il commissario UE all’ambiente Virginijus Sinkevicius ha colto la specificità del bacino padano è incoraggiante e significativo: il commissario ha infatti evidenziato come il Nord Italia sia proprio una delle aree che rientra in quel 6% di ‘situazioni specifiche’ per cui si possa parlare di un rinvio e di finanziamenti particolari per aiutare la transizione. Ribadisco: non chiediamo certo di fermare la nuova normativa ma chiediamo piuttosto di procedere in modo sensato. Ora dobbiamo lavorare per valutare le strategie possibili ed economicamente sostenibili”, ha concluso Ciambetti.
Smog, Roberto Ciambetti: “Le specificità del bacino padano”
Di seguito le parole sullo smog in una nota del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti a conclusione della Sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni svoltasi a Bruxelles. All’ordine del giorno, il dibattito sulla revisione della legislazione UE in materia di qualità dell’aria e sullo smog. Qui tutte le nostre notizie sul Veneto e il Consiglio regionale
“Il segnale arrivato ieri da Bruxelles è decisamente positivo e indicativo: l’apertura da parte della Commissione significa infatti che la nostra non era certo una battaglia politica o di una parte, ma piuttosto la difesa di un principio di buon senso. Portare a casa un risultato positivo fa capire quanto importante sia essere presenti a Bruxelles a difendere gli interessi della nostra comunità e fare in modo che ne siano comprese le specificità geografiche e ambientali”.
“Abbiamo sempre sostenuto, e ne siamo convinti, come il miglioramento della qualità dell’aria sia un obiettivo indiscutibile, ma porre limiti così stringenti e in tempi così brevi è irrealizzabile e suona come un’utopia. Gli enti locali devono avere il tempo di elaborare i Piani dell’aria, che sono complessi e colpiscono più settori. La valutazione di fattibilità della proposta di direttiva Ue non tiene conto di molti elementi. Anche la riduzione massima delle emissioni non consentirebbe di raggiungere i limiti indicati: il cronoprogramma non funziona. Serve più flessibilità per le regioni che hanno particolari condizioni orografico-ambientali: è il caso della Pianura Padana dove l’inquinamento invernale ristagna”, afferma Ciambetti.