Il 21 e 22 aprile 2023 torna a Vicenza il Social Day, il progetto di cittadinanza attiva e partecipazione rivolto ai giovani. Alcuni studenti degli istituti superiori Fogazzaro, Canova e Quadri saranno impegnati nella pulizia delle aree verdi di Parco Città e via Turra, messe a disposizione dal Comune di Vicenza. Altri ragazzi svolgeranno, invece, le loro attività in aziende private, realtà locali e con singoli cittadini che si sono resi disponibili nell’accogliere gli studenti.
«Pubblichiamo la nota comunale odierna fatta salva la responsabilità dell’Ufficio stampa del comune nel verificare l’ottemperanza alla disposizione prefettizia che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali (7 marzo, ndr) e fino alla chiusura delle operazioni di voto” fa “divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni” e fa “divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”»
L’iniziativa è promossa in città da oltre dieci anni dalle cooperative sociali Insieme e Tangram, coordinatrici per l’area di Vicenza, all’interno del progetto Sulla Soglia, e dal Comitato inter-istituto del Social Day (Board vicentino) composto da circa dieci studenti.
I ragazzi che aderiscono al Social Day dedicheranno le mattine del 21 e 22 aprile ad attività di volontariato per finanziare alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo in Italia e all’estero scelti dai Board Social Day delle scuole aderenti.
Le iniziative selezionate sono “Trampolin” dell’associazione Woman for Freedom, per il reinserimento sociale di ragazze vittime di sfruttamento e tratta sessuale a La Paz, in Bolivia; “Una scuola per Al Mafraq” dell’associazione Non Dalla Guerra, che promuove l’educazione di minori in stato di svantaggio e vulnerabilità a Al Mafraq, in Giordania; “Costruiamo L’iespp “Don Bosco” a Oyara” dell’associazione Contromano, rivolto all’educazione e alla formazione giovanile a Oyara, in Perù; “Un’aula informatica in foresta per ragazze e ragazzi indios” dell’associazione Occhi Aperti, un progetto che favorisce la formazione universitaria nella terra indigena Kraolandia, in Brasile; “Mine da oggetti di morte ad oggetti di vita” dell’associazione IDA Onlus, incentrato sulla gestione di una scuola di formazione professionale per ragazzi e ragazze in una delle baraccopoli di Phnom Penh, in Cambogia.
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Fonte: Comune di Vicenza