Il Governo Meloni, “quando non taglia e fa cassa sul sociale, lo sacrifica con interventi che anche la Caritas ha definito spot, come quello sull’abolito Reddito di cittadinanza. Una destra sociale nelle parole. Asociale nei fatti”. Il giudizio senza mezzi termini è di Valentina Conte, firma de La Repubblica, oggi in edicola.
Sul quotidiano del Gruppo Gedi, da qualche settimana impegnato a mettere sotto la lente di ingrandimento l’operato della Meloni e del suo esecutivo, dopo aver ricevuto dalla premier un violento attacco, si analizzano diversi settori del sociale che hanno risentito, in negativo, delle politiche del centrodestra.
Povertà
Il Reddito di cittadinanza è stato abolito per 400 mila famiglie e sostituito con l’Assegno di inclusione, che ha requisiti più stringenti. È stata inoltre introdotta una Carta alimentare da 382 euro per 1,3 milioni di persone con figli e Isee inferiore a 15 mila euro.
Disabili e anziani
Sono stati tagliati 80 milioni di euro ai fondi per i disabili e il bonus barriere architettoniche al 75% è stato limitato a scale, rampe e ascensori. L’indennità di accompagnamento è stata aumentata di 850 euro al mese, ma solo per anziani non autosufficienti gravissimi, over 80 e con Isee sotto i 6.000 euro (circa 29 mila persone nel 2025).
Donne, famiglia e casa
La decontribuzione da 3 mila euro lordi all’anno è riservata alle madri di tre figli con contratto a tempo indeterminato. Gli asili nido sono gratis solo per famiglie con almeno due figli, uno nato quest’anno e l’altro sotto i 10 anni. L’Iva su pannolini, latte e tamponi è stata raddoppiata al 10%, mentre quella sui seggiolini auto per bambini è tornata al 22%.
Pensioni
Il fondo per i precoci ha subito un taglio di 335 milioni di euro e l’opzione donna è stata depotenziata e di fatto cancellata.
Sanità
Solo 3 miliardi di euro sono stati stanziati sul fondo sanitario nazionale, con l’11% degli italiani che ha già rinunciato a curarsi per mancanza di soldi.
Politiche sociali
Le garanzie per i mutui alle giovani coppie sono state rifinanziate, ma solo 50 milioni di euro sono stati stanziati per il disagio abitativo. Il bonus assunzioni giovani e donne è stato cancellato e i tagli di spesa colpiranno sanità, scuola e servizi sociali.
Fonte: La Repubblica