Soldati di Vicenza preallertati per il Libano, Trump prepara la guerra

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soldati a nuova base Usa
soldati a nuova base Usa
Con un ponte aereo Usa-Medio Oriente gli Stati Uniti si preparano alla guerra, trasportando uomini e mezzi verso le zone a rischio conflitto. Atterraggi anche in Italia ad Aviano. Non si vedeva nulla del genere dal 2003, con la mobilitazione in vista dell’invasione dell’Iraq
I cieli del Mediterraneo sono attraversati da un gigantesco ponte aereo. Decine di cargo americani trasferiscono a tutta velocità in Medio Oriente i rinforzi per affrontare l’escalation con l’Iran. Assieme a loro le cisterne volanti che permettono di rifornire le squadriglie nei viaggi senza sosta lungo l’Oceano. Una processione di jet cominciata subito prima di Capodanno, mente l’ambasciata statunitense di Bagdad veniva stretta d’assedio, e intensificata ora dopo ora.

Non si vedeva nulla del genere dal 2003, con la mobilitazione in vista dell’invasione dell’Iraq. E questa migrazione armata adesso comincia a interessare pure l’Italia, con numerosi atterraggi sulla base di Aviano.

Inoltre gli Stati Uniti hanno preallertato le loro truppe di stanza a Vicenza, truppe che potrebbero essere dispiegate in Libano a difesa dell’ambasciata Usa a Beirut. Si tratta – riferiscono i media americani citando una fonte del Pentagono – di un numero di soldati che va da 130 a oltre 700 unità.

Impossibile quantificare lo schieramento delle forze Usa: si può ipotizzare che almeno cinquemila soldati in due giorni abbiano raggiunto le postazioni più vicine all’area di crisi. Gli spotter che monitorano il traffico sulle rotte commerciali riescono a individuare soltanto gli aerei da trasporto, obbligati ad accendere le segnalazioni per evitare impatti con i voli di linea.

Non possono scorgere i movimenti di caccia e bombardieri, che restano invisibili lungo le “corsie” a loro riservate, e di molti cargo. Ma anche questa analisi limitata fa capire quanto sia incandescente la situazione.