Massima solidarietà ad Annalisa Savino, Dirigente Scolastica del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze, per aver denunciato l’aggressione fascista subita dagli studenti. L’uscita di Valditara è fuori luogo.
Ma, quindi, se diciamo, o scriviamo, che Antonio Gramsci fu incarcerato dai fascisti, “impauriti come conigli dalla forza delle sue idee”;
se diciamo, o scriviamo, che “abbiamo tutti bisogno di condannare la violenza e la prepotenza”;
se diciamo, o scriviamo, che “l’aggressione subita dagli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze è frutto di un’aggressione squadrista, segno di un disgustoso rigurgito”, peraltro chiaramente fascista;
se aggiungiamo che, soprattutto in questi tempi violenti, non possiamo permetterci di pensare che la tendenza tipicamente fascista alla intimidazione e all’aggressione “passi da sé”;
se diciamo e scriviamo, se urliamo anche, che “la Scuola pubblica è antifascista;
e, in più, se persistiamo nell’affermare tutto ciò, perché crediamo fortemente che il nostro comportamento professionale di operatori della scuola debba essere improntato ai valori della “Resistenza civile contro ogni deriva violenta”;
se abbiamo il coraggio di affermare tutto questo, Ministro dell’Istruzione e del Merito davvero lei pensa che noi stiamo compiendo un atto “improprio” passibile di “provvedimenti”? E quali, precisamente? Quelli che ritengono “improprio” applicare la Costituzione nella lettura dei fenomeni che ci ricadono sotto gli occhi?
La dirigente Annalisa Savino del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze con la sua bella lettera ha dato voce a tanti che la pensano come lei e noi, insieme al Collegio dei docenti e al Consiglio d’Istitito, abbiamo solo il dovere di farle eco!
Per quanto ci riguarda, in realtà, da cittadini, prima che da docenti, ci ha particolarmente colpito la modalità epistolare con la quale già da un po’ di tempo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, on. Giuseppe Valditara, ha cercato, di rivolgersi direttamente alle studentesse, agli studenti e alle loro famiglie, quasi volesse inaugurare una nuova stagione culturale con uno stile comunicativo immediato e colloquiale in grado di azzerare la distanza tra le posizioni apicali e la periferia.
A ben vedere, si tratta di una modalità che con un colpo di spugna cerca di azzerare tutto ciò che è nel mezzo, vale a dire quella prossimità necessaria e costitutiva di una istituzione pluralistica, laica e democratica, quale è la scuola, mandando in confusione gli insegnanti, gli operatori e persino i Dirigenti Scolastici, come Annalisa Savino, che lavorano giorno dopo giorno a contatto con le giovani generazioni.
Proprio per questo, non ci stupisce constatare che il Ministro non sia intervenuto per denunciare il pestaggio in stile squadrista, avvenuto di fronte alla scuola Michelangiolo di Firenze e subito da due studenti, picchiati da militanti del gruppo di destra Azione studentesca.
Ad intervenire sono stati, invece, tanti docenti e Dirigenti, che si sono mostrati solidali con gli studenti aggrediti, rimarcando che la scuola pubblica italiana è antifascista, come ribadito nella nostra Costituzione.
Ha fatto bene, dunque, la Dirigente del Leonardo Da Vinci, la quale, citando addirittura Antonio Gramsci, ha invitato, con una lettera che in prima battuta ci era parsa anche fin troppo blanda nei toni, le studentesse e gli studenti della scuola che dirige a condannare ogni forma di violenza e prepotenza. Insomma, proprio una bella lettera! Una di quelle capaci, magari, di educare ai valori dell’antifascismo e di ispirare comportamenti resistenti, non resilienti, propri di chi, invece, rimane indifferente di fronte ai soprusi o alle intimidazioni.
La risposta del Ministro, guarda caso, è arrivata solo dopo che la lettera di Annalisa Savino (riportata in fondo), divenuta virale, ha animato la discussione politica, oltre quella virtuale del Web.
Quasi volesse avocare a sé l’esclusività della modalità di comunicazione epistolare, il Ministro Valditara ha rubricato la lettera della D.S. come “inappropriata”, mentre “ridicolo” gli è parso pensare ad un rischio fascismo in Italia.
Ancona una volta, da cittadini, prima che da docenti, riteniamo molto grave questa continua incursione del Ministro nella didattica, nell’interpretazione delle vicende storiche e ora, addirittura, nel bacchettare le Dirigenti che osano stigmatizzare la violenza.
La nostra solidarietà alla Dirigente Annalisa Savino è totale e l’aggressione di Azione studentesca è in stile puramente fascista!
di Michele Lucivero e Andrea Petracca
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a cura di Michele Lucivero
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