Oltre alla sequela di conferenze stampa del Comune e delle aziende pubblcihe con esposizione mediatica di candidati o sostenitori della maggiornaza di centrosinistra uscente, oltre ai dossier anonimi e ferma restando la libertà di ogni mezzo di schierarsi con chi vuole purchè infomi correttamente su tutti i candidati, ecco è proprio sulla correttezza che abbiamo strabuzzato gli occhi quanddo abbiamo letto il 25 maggio scorso il sondaggio pubblicato su Il Giornale di Vicenza.
Lo stesso giorno scrivemmo così.
Gli “ignari dei valori della sinistra moderna, si riempiono la bocca di antifascismo a fini di recupero elettorale salvo esibire un’intolleranza altrettanto fascista, mediatica e di opinione, contro chi non si inchina all’amministrazione uscente del pluripotenziario Achille Variati e rientrante con il “manganellante” Dalla Rosa.
Che questi siano i desiderata del “sistema” lo dimostra una volta di più, ecco l’intolleranza dei diritti democratici all’informazione, la pubblicazione di oggi, l’ultimo giorno legalmente lecito per rendere pubblici i soddaggi e, quindi, data tale da non consentire repliche con numeri diversi, delle previsioni di voto dei vicentini che il giornale di sistema ha reso note relegando in una righina (clicca qui per valutare), come quelle dei Mifid fatti firmare in BPVi ai soci lettori del GdV, l’informazione che quel sondaggio non è “terzo” ma è stato commissionato dal candidato, lui sì un vero democratico, Otello Dalla Rosa.
Lo ha, infatti, confezionato, la società Winpoll srls, una società semplificata di quelle che piacciono all’ex socialista Dalla Rosa che per la sua comunicazione si avvale anche della srls Regina Rossa & Partners, di nascita Bulgariniana ma di utili post Bulgarini e con Luigi Dalla Via, ex sindaco di Schio e, da dopo le nostre rivelazioni non più, membro del Cda della IEG di Rimini...”.
Ebbene, a parte la praticamente invisibile individuazione del committente del sondaggio, Dalla Rosa, e la sua pubblicazione l’ultimo giorno utile (per non far smentire il percentile commissionato di presunto vantaggio?, chi è Winpoll srls?
Sapete che a noi piacciono poco le chiacchiere e molto i fatti. Eccoli.
Ripetuto che la Winpoll è una srls andando sul suo sito stupiva già quel 25 maggio che una società che Dalla Rosa e il GdV di fatto dicono che ai vicentini quanto sia affidabile per i sondaggi mostrasse sula sua home page (vedi imamgine di copetina) una esilarante proposta commerciale per, appunto, sondaggi elettorali per le amministrative ma, udite udite, per quelle del 2017…
Fantastico come non è fantasioso che la società esibisca come suoi parter, ad esempio, Quorum srl.
Di chi è?
Ma di Giovanni Diamanti, già consigliere di maggioranza con Achille Variati nel 2008 – 2013 e figlio di Ilvo Diamanti messo a capo della Fondazione Roi di fatto dal sindaco uscente che lo impose a Gianni Mion, ex presidente BPVi, con gli esiti di trasparenza e di chiamata alla responsabiltà di Gianni Zonin che sono davanti agli occhi di tutti.
Ma non basta: a memoria almeno un’altra società di Diamanti giovane è stata pagata recentemente dal GdV per un altro sondaggio che ci ha raccontato quanto fosse amato Variati mentre Giovannino lo troviamo tra gli intervistati del foglio confindustriale a spiegarci molto di quello che da tempo spiega il padre, tra cui come si fanno i sondaggi.
Peccato, poi, se oggi il sito di Winpoll srls (immagine accanto) sembra sparito o in crash: ma di sicuro il dipendente unico (da visura camerale) della mini società, che ha sondato i vicentini per farsi dire che Dalla Rosa vincerà, sistemerà tutto, magari anche l’offerta per le comunali del 2018.
Certo che tra i dossier sui like neo fascisti e i sempiterni bari Vicenza non sta messa proprio così bene…