Ieri le RSU – Rappresentanze Sindacali Unitarie, dietro loro esplicita richiesta, hanno potuto visitare i nuovi locali di via Torino destinati al Front Office. Abbiamo potuto constatare, scrive nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta della Cub Vicenza, con i nostri occhi quanto ci avevano preannunciato i lavoratori del settore Anagrafe e Tributi che già avevano visto i locali. Innanzitutto lo spazio d’attesa all’ingresso è ridottissimo, essendovi tra la porta d’ingresso e le prime scrivanie una distanza di appena 4-5 metri, sicuramente non sufficiente per accogliere l’affluenza di pubblico che perverrà, considerato che, oltre all’utenza dell’Anagrafe e Stato civile, si aggiungerà anche quella degli Uffici Tributi, Permessi Ztl – Mobilità, Ufficio Oggetti smarriti e Consegna atti.Se già nelle giornate ordinarie a Palazzo Uffici, dotato almeno di un aggiuntivo spazio dato dalla portineria, la calca di utenza è notevolissima, ci chiediamo come si riuscirà a far stare anche quella di tutti gli altri uffici previsti! E tutto ciò avverrà dal 2 maggio, in concomitanza con l’inizio della campagna di versamento dell’IMU che proseguirà a pieno regime fino al 16 giugno con notevole affluenza di utenti che necessitano di calma, riservatezza e spazi adeguati.
Abbiamo constatato che non solo gli spazi di attesa sono ridottissimi, ma anche le scrivanie hanno lunghezze limitate, tanto che il personale addetto al rilascio della carta d’identità elettronica non riuscirà a contenere sul proprio tavolo i macchinari ingombranti collegati al Ministero, oltre che il PC la tastiera e il telefono.
Le scrivanie sono attaccate una all’altra, separate da un supporto di stoffa arancione (nella foto, ndr) che è pure ricoperta di polvere come tutto il mobilio, le fotocopiatrici e le suppellettili ad oggi presenti all’interno della struttura. Non osiamo immaginare come un supporto di stoffa possa tutelare la privacy dell’utenza presente davanti alle scrivanie. Un premio speciale va dato a chi ha progettato l’open-space a pianta libera, che oramai la moderna architettura ha abbandonato perché determina poca concentrazione degli operatori.
Gli unici spazi delimitati da pareti un po’ più spesse della stoffa sono quelli dei servizi igienici, ma si presentano simili a quelli dei Camping a 1 stella con porte e soffitti aperti e comunicanti non adatti a un ufficio pubblico, e imbarazzanti per la totale mancanza di privacy.
Non era per nulla sorridente ieri l’assessore Filippo Zanetti che ci ha accompagnato nel sopralluogo: il suo timore principale è che questo trasferimento forzoso di servizi in via Torino non porti bene all’amministrazione uscente. Politicamente è un errore gravissimo di cui l’attuale Giunta si assume ogni responsabilità. Un trasferimento vergognoso di lavoratori e servizi a ridosso di un cambio di amministrazione, dopo 10 anni di pantano organizzativo dove nessuno è riuscito ad avere un’idea innovativa, o un progetto che investisse risorse e formazione negli addetti agli sportelli e ai servizi alla cittadinanza. Basti solo pensare alle attuali anagrafe decentrate: quella della ex Circoscrizione 6 è chiusa da mesi, così come quella della ex Circoscrizione 5 mentre quella della ex Circoscrizione 3 funziona a singhiozzo con personale ridotto e mai sostituito. A questo vanno aggiunti tutti i problemi e carenze che da anni stiamo denunciando pubblicamente.
La CUB ha trasmesso esposti allo Spisal e alla Guardia di Finanza e sicuramente sarà presente (non come invitata dal Sindaco) il giorno previsto per l’inaugurazione dello sportello di via Torino ai cittadini di Vicenza.
Maria Teresa Turetta CUB Vicenza