Sospensione obbligo vaccinale, Camani (Pd): “Caso Veneto dimostra pericolosità proposta Borghi (Lega): si mette a rischio la salute dei bambini”

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Obbligo vaccinale
Obbligo vaccinale
La capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani, interviene sulla proposta di Claudio Borghi, senatore della Lega, per lo stop all’obbligo vaccinale per i bambini: “La proposta dell’esponente leghista Borghi di eliminare l’obbligatorietà vaccinale in età pediatrica risponde esclusivamente a logiche no vax e mette seriamente a rischio la salute dei bambini“.
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La consigliera capogruppo Pd Vanessa Camani

Le motivazioni del parlamentare leghista – aggiunge Vanessa Camani – possono essere facilmente smentite nella nostra regione, unica ad adottare nel 2007 una legge di sospensione dell’obbligo vaccinale. Ebbene, dall’analisi dettagliata dei dati sulle coperture vaccinali in Veneto dal 2007 al 2017, si deduce che questo provvedimento fa calare la copertura. In Veneto nel 2007 risultava infatti coperto il 97,6% dei bambini. Dopo soli cinque anni dalla cancellazione del divieto, la percentuale era scesa sotto la soglia di sicurezza, poco sopra il 91%. Nel caso del vaccino contro il morbillo che nel 2007 non era obbligatorio ma facoltativo, si passò da oltre il 92% ad appena l’87%

Questi dati dimostrano due cose. La prima: non è vero che l’obbligo vaccinale fa calare le percentuali di copertura. È vero l’esatto contrario e l’esperienza veneta lo dimostra. La seconda: l’eliminazione dell’obbligo vaccinale non solo non incrementa la copertura dei vaccini obbligatori ma ha un effetto deterrente anche per le vaccinazioni non obbligatorie. Qui non si tratta di teorie ma si tratta di tenere conto e prendere atto dei risultati dell’esperimento della cancellazione dell’obbligo vaccinale durato ben 10 anni nella regione del Veneto. I risultati di quella sperimentazione hanno dimostrato che l’eliminazione del divieto abbassa la copertura vaccinale, tanto che le più prestigiose riviste scientifiche mondiali hanno fatto richiamo al caso veneto come esperimento fallimentare“.
Se non ci sono ragioni scientifiche – conclude Vanessa Camani – che supportino la proposta del deputato Borghi, ma soltanto valutazioni di matrice No vax rispetto alle quali evidentemente  il parlamentare leghista è sensibile, queste vanno rispedite al mittente“.