Anticipiamo alle 17.06 le interviste di Gianni Poggi a Isabella Sala (in copertina), capogruppo dei consiglieri comunali dl Pd di Vicenza, e, a seguire, a Raffaele Colombara (consigliere comunale di “Per una grande Vicenza”) sul problema della sosta a Vicenza con il servizio del nostro collaboratore.
Nell’intervista a Colombara abbiamo lasciato volutamente gli ultimi frame, significativi su quello che le minoranze proporrebbero per risolvere il problema della sosta a Vicenza…
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Le dimissioni del vicesindaco e assessore alla Mobilità Matteo Celebron. Questa la richiesta esternata dai gruppi di minoranza del Consiglio Comunale in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta all’ingresso del Park Fogazzaro, location certo non casuale perchè il motivo per cui si chiede il passo indietro a Celebron è il disservizio nella gestione dei parcheggi pubblici e degli stalli a pagamento che, dal 1° settembre e per nove anni, spetta a Gps, la s.p.a. che ha vinto il bando di gara del Comune.
Raffaele Colombara e Cristiano Spiller (Per una Grande Vicenza), Isabella Sala Cristina Balbi e Alessandro Marchetti (Partito Democratico), Giovanni Selmo (Da adesso in poi), Alessandra Lolli (Gruppo Misto) hanno ribadito le critiche all’amministrazione Rucco per il malfunzionamento degli apparati collegati ai parcheggi a sbarra e agli stalli che, dopo quasi due mesi, il nuovo gestore non è ancora riuscito a eliminare.
Il Comune, nella persona dell’assessore competente per materia, è accusato di non essere intervenuto con la dovuta decisione per far sì che il subentro di Gps fosse privo di inconvenienti per cittadini e utenti, tanto da provocare un duro comunicato del presidente di Ascom, Sergio Rebecca, che evidenziava i danni derivanti ai commercianti vicentini in un periodo già penalizzante a causa della crisi energetica.
Le giustificazioni di Gps, riportate dal vicesindaco Celebron, erano riferite alla mancanza della trasmissione telematica dei dati in banda larga, che – sostiene il gestore – dovrebbe essere approntata quanto prima. “Ma allora – chiedono i consiglieri di minoranza – come mai funzionava tutto perfettamente con la gestione precedente di Aim Mobilità?”.