“Prende forma il sogno realizzatosi ad ottobre del 2018 con l’approvazione della nuova legge quadro per l’artigianato veneto. Un ringraziamento sincero all’Assessore Roberto Marcato per la tenacia e la disponibilità con cui ha seguito sin dall’inizio l’iter di questo tassello fondamentale ed ora i suoi “provvedimenti attuativi”. Commenta così Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto lo stanziamento approvato oggi dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore allo Sviluppo Economico, di 3 milioni di euro di contributi a fondo perduto per aiutare le imprese artigiane ad affrontare le sfide del mondo digitale e del passaggio generazionale.
“Questo primo bando a sportello, con compilazione online sul sito della Regione, che aprirà il 31 marzo 2020 e si concluderà il 4 giugno 2020 –prosegue Bonomo– è il primo di una serie di provvedimenti, in un quadro di unitarietà, destinati a sostenere le imprese artigiane venete valorizzandone le caratteristiche e incrementando la loro capacità di innovare e affrontare nuove sfide. Prima della nuova norma infatti, l’artigianato Veneto non aveva potuto fare leva su una legislazione che sostenesse delle politiche di sviluppo del settore ma unicamente su interventi singoli sui temi coperti da normativa esistente, legati alle disponibilità temporanee del legislatore regionale. Avere invece un provvedimento cucito su misura per le imprese diverrà fondamentale in questa fase economica in cui il settore artigiano è in profonda trasformazione: crescono ad esempio, le unità locali (cresciute del 63% in 8 anni), segno che l’artigianato adotta soluzioni un tempo valide per la sola dimensione industriale. Cresce inoltre, ed è un fatto rilevato puntualmente anche dall’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, la dimensione media delle aziende con occupati, soprattutto sopra la soglia dei 5 addetti”.
Il contributo a fondo perduto, erogato sotto forma di “voucher”, potrà facilitare l’accesso da parte delle imprese artigiane a servizi importanti per garantire la loro competitività e delineare il loro futuro e la loro sopravvivenza nel medio-lungo periodo.
L’importo erogato sarà pari al 50% della spesa sostenuta per consulenze specialistiche in materia di digitalizzazione, fino ad un massimo di 3.500,00 euro, mentre sarà pari al 75% della spesa sostenuta per consulenze specialistiche in materia di passaggio generazionale, fino ad un massimo di 7.500,00 euro.
Le imprese che porteranno positivamente a termine il percorso collegato al passaggio generazionale avranno poi la possibilità di accedere ad un ulteriore contributo a fondo perduto, denominato “premio per l’avviamento”, il cui importo massimo sarà pari ad euro 20.000,00.