Della Variante alla SP 46, che collega l’Alto Vicentino al capoluogo, si parla da anni e precisamente dal 2016, quando fu firmato il protocollo da Provincia, Camera di Commercio e i Comuni di Vicenza, Costabissara, Isola Vicentina, Malo, Schio per la progettazione della modifica della via tanto strategica quanto trafficata, nell’ambito della mobilità complessiva della Superstrada Pedemontana veneta.
Un importante passo avanti è stato annunciato in una conferenza stampa, che si è tenuta nella sede dell’ amministrazione provinciale, da parte del presidente Andrea Nardin e del consigliere delegato alle infrastrutture Walter Orsi, che è anche sindaco di Schio.
“Sento parlare della Variante – ha esordito il presidente Nardin – da quando sono amministratore, quindi da più di qualche anno. Siamo arrivati nei giorni scorsi al primo passo, che è l’apertura della gara per lo studio di fattibilità che si chiuderà entro febbraio. Questo bando assomma a un importo complessivo di 700.000 euro, a carico della Provincia, e riguarda due tratti: il primo tratto della Variante che è interessa l’abitato di Costabissara e un secondo che è quello in avvicinamento al territorio di Schio. Da questo studio di fattibilità usciranno anche gli importi più precisi per la realizzazione dell’opera e, poi, si potrà procedere con il secondo step, che è il progetto esecutivo.”
Ha poi preso la parola il sindaco di Schio Valter Orsi, che da tempo segue questa progettualità ed è anche parte in causa perché lo sviluppo futuro del progetto dovrebbe risolvere uno dei due nodi di traffico principali, quello in avvicinamento a Schio: “si è partiti un paio d’anni fa finanziando lo studio delle alternative, che è previsto dal Codice degli Appalti per verificare se le idee progettuali possono rispondere ancora all’evoluzione delle norme. Lo studio è stato concluso già l’anno scorso e, in giugno, nel bilancio consuntivo sono stati messi a disposizione circa 300.000 euro. Il Consiglio Provinciale all’unanimità ha poi approvato uno stanziamento di 700.000 euro per finanziare la prima vera progettazione, che riguarda due dei quattro lotti, quello di Costabissara, in uscita dalla città di Vicenza, e il tratto San Vito-Pievebelvicino che collega la SP 46 con la circonvallazione di Pievebelvicino. Per i due lotti centrali, quello di Malo e quello di Isola Vicentina, abbiamo accolto l’invito che è stato presentato dai sindaci di fare ulteriori approfondimenti sui collegamenti con altre viabilità presenti per individuare delle formule migliorative delle modifiche rispetto ai loro centri abitati.”
La parte centrale della Variante è, infatti, quella più vicina alla Pedemontana e gli studi sul traffico fatti a suo tempo saranno certamente da aggiornare nel momento in cui sarà completamente aperto il nuovo asso viario.
Nel dettaglio, per il Tratto sud il tracciato della Variante, che ha origine in Comune di Vicenza, è previsto un primo segmento di circa mezzo chilometro con trasformazione della sezione stradale a due corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale, per evitare di creare nuovo bypass rispetto alla strada esistente. Successivamente la strada si riduce a una corsia con una larghezza complessiva di 10,5 metri. Il tracciato si colloca più ad ovest rispetto alla SP 46, poi procede in direzione nord con un lungo rettifilo di 1,5 chilometri in cui saranno realizzati una galleria artificiale e un ponte di 35 metri sul fiume Orolo. La connessione del nuovo tratto è con una nuova rotatoria di 40 metri di diametro in località Castelnovo di Isola Vicentina.
L’intervento sul tratto nord inizia con con modifiche della sezione stradale della SP 46 nel Comune di San Vito di Leguzzano per 4,5 chilometri. L’intervento inizia con modifica alla sezione stradale della provinciale, con adeguamenti di barriere segnaletiche, inserimento di nuove rotatorie e rifacimento del manto stradale. È prevista anche la realizzazione di una controstrada di servizio all’area industriale posta fra i comuni di San Vito di Leguzzano e Malo. A seguire, inizia il tracciato in sede separata, per una lunghezza circa 3 km, che evita intersezioni intermedie con la viabilità esistente grazie a una galleria in parte naturale, lunga 600 metri, e in parte artificiale, lunga 96. Sarà costruito anche un ponte per il superamento del fiume Leogra con una luce di 100 metri.
Il costo iniziale della Variante, due anni fa, era previsto in 60 milioni ma, in base alle stime sull’aumento dei prezzi, potrebbe raddoppiare. La messa in gara nel 2025.