Sparatoria a Fara Vicentino: CUB Vicenza plaude all’invio di rinforzi da parte del Prefetto

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Sparatoria a Fara Vicentino
Sparatoria a Fara Vicentino

Il prefetto di Vicenza ha deciso di inviare rinforzi a Fara Vicentino dopo la sparatoria dei giorni scorsi con un morto e un ferito (leggi qui). Su quest’aspetto si registra un commento di Maria Teresa Turetta del CUB VIcenza.

“Accogliamo con favore la decisione del Prefetto di Vicenza – ha detto -, a seguito della sparatoria avvenuta a Fara Vicentino dove ha perso la vita un cittadino di origini marocchine ed è stato gravemente ferito il collega di Polizia Locale Alex Frusti, di inviare rinforzi della polizia di stato, dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza per analizzare se a seguito di ciò che è accaduto ci sia un reale problema di ordine pubblico e sicurezza in quella zona.

Il Prefetto di Vicenza conferma nella pratica ciò che il sindacato CUB afferma da anni ossia che la Polizia Locale non può essere ordinariamente impiegata in attività di sicurezza e di ordine pubblico che rimangono di competenza della Polizia di stato, dell’arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, dei Carabinieri forestali e della Polizia penitenziaria. Solo per attività residuali e su precise disposizioni del Questore la polizia locale può collaborare a supporto alle forze dell’ordine.

E ciò con buona pace di alcuni sindacati che da anni illudono la categoria nel velleitario progetto di parificare la polizia locale alle forze dell’ordine, supportando di fatto quei sindaci che utilizzano gli agenti in mansioni non proprie distogliendoli dalle attività di polizia amministrativa, annonaria, alimentare, commerciale, edilizia, codice della strada e altro.

Si tratta di attività fondamentali che trattano materie basilari per una civica convivenza nelle nostre città, nelle aree urbane e nei comuni di tutta Italia.

Esprimiamo ancora una volta la nostra solidarietà ad Alex Frusti, fortunatamente fuori pericolo, e a tutti gli agenti in servizio che sempre più sono impiegati in attività altamente rischiose, spesso per motivi di propaganda elettorale, da figure prive di scrupoli”, conclude Turetta.