Speriamo. E’ la parola che sento più frequentemente ripetere da molti mesi. “Speriamo di tornare presto alla normalità” è la frase che più spesso mi perseguita. Peccato ci sia un sacco di persone alle quali tornare alla precedente normalità non interessa minimamente perché erano disoccupate, non avevano casa, avevano un anziano non autosufficiente o un disabile a casa e nessuno dava loro una mano. Cosa spereranno queste persone? A loro la precedente “normalità” continua a fare sostanzialmente paura.
Qui tutte le vignette di Claudio Mellana e quelle di Almor e Mellana
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