Spesa per carburanti regioni e città italiane: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Campania le più virtuose con tripla A, una A al Veneto

476
Spesa per carburanti
Spesa per carburanti

La “Spesa per Carburanti” è al centro dell’inchiesta per Adnkronos sui costi delle Regioni e della città italiane. L’inchiesta condotta dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, rivela quanto le Regioni e i capoluoghi di Provincia abbiano speso nel 2022 per carburanti, combustibili e lubrificanti. Il report, commissionato dall’Adnkronos, analizza i dati finanziari ufficiali degli enti pubblici, identificando possibili sprechi attraverso algoritmi di ricerca scientifica ed è pubblicato oggi, domenica 4 febbraio sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report (TABELLA 1 – TABELLA 2 – TABELLA 3 – TABELLA 4 – TABELLA 5 – TABELLA 6 – TABELLA 7 – TABELLA 8 – TABELLA 9 – TABELLA 10 – TABELLA 11 – TABELLA 12 – TABELLA 13)

Il Centro Ricerche della Fondazione confronta le spese di ciascun ente con il benchmark di riferimento, classificandole in base al livello di scostamento. Si utilizzano le categorie di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), ‘scostamento lieve’ (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), ‘scostamento considerevole’ (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), ‘spesa fuori controllo’ (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating, basato esclusivamente su dati contabili oggettivi, assegna la tripla ‘A’ alla migliore performance e la lettera ‘C’ alla peggiore.

I risultati indicano che le Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Lombardia si distinguono come le più ‘virtuose’, ottenendo un rating complessivo AAA per la spesa in questione. Nel dettaglio, nel 2022, la Lombardia ha speso 221.582,80 euro, la Campania 163.257,44, l’Emilia-Romagna 109.272,91 e la Toscana 96.520,08.

Altre Regioni con performance positive sono Calabria e Lazio, che ottengono la doppia AA, seguite da Puglia e Veneto con la A singola. Tra le Regioni con performance ‘intermedie’ figurano Abruzzo e Marche con BBB, Molise, Liguria e Piemonte con BB, e Basilicata e Umbria con B.

La Sicilia, invece, si distingue per la spesa più elevata, raggiungendo 1.888.276,65 euro nel 2022 e ottenendo il rating C, il peggiore nella classifica. A seguire, con importi superiori ai 200mila euro, Valle d’Aosta, Sardegna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Puglia, Lazio, Lombardia, Liguria.

Il Trentino Alto Adige emerge come la Regione con la spesa più bassa, 18.638,79 euro nel 2022. Altre Regioni con spese inferiori ai 200mila euro includono Molise, Calabria, Toscana, Basilicata, Emilia-Romagna, Abruzzo, Umbria, Campania, Marche.

Ventitre capoluoghi di provincia italiani ricevono il massimo rating AAA per la gestione delle spese per carburanti, combustibili e lubrificanti. Isernia, Lodi, Vibo Valentia, Caltanissetta, Imperia, Teramo, Rovigo, Trapani, Massa, Cremona, Caserta, Barletta, Lecce, Catanzaro, Foggia, Terni, Piacenza, Andria, Reggio Emilia, Prato, Verona, Firenze e Bologna sono tra i ‘virtuosi’.

Al contrario, sei capoluoghi, Viterbo, Ragusa, Biella, Belluno, L’Aquila e Sassari, ottengono il rating C, il più basso. Sassari si distingue con la spesa più elevata, 2.436.588,36 euro, seguita da L’Aquila con 653.482,76, Ragusa con 587.486,83, Viterbo con 378.166,21, Biella con 377.273,64 e Belluno con 369.510,96.

Roma si posiziona al primo posto tra i capoluoghi di provincia con la spesa per carburanti più elevata, raggiungendo nel 2022 la cifra record di 2.510.904,83 euro. Altri capoluoghi con spese superiori ai 500mila euro includono Sassari, Milano, Messina, L’Aquila, Ragusa, Palermo e Napoli.

Dall’altra parte della classifica, Isernia emerge come il capoluogo di provincia più ‘parsimonioso’, destinando solo 14.920,67 euro alla spesa per carburanti nel 2022. Altri capoluoghi con spese al di sotto dei 30mila euro includono Lodi, Vibo Valentia e Caltanissetta.