Spionaggio giornalisti e attivisti, si muove anche il Copasir

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(Adnkronos) – Sul caso delle presunte attività di spionaggio che avrebbero riguardato operatori dell'informazione si è mosso anche il Copasir. A quanto apprende l'Adnkronos il Comitato si sta già occupando del caso e continuerà a farlo.  Intanto sulla vicenda l'opposizione ha chiesto un'informativa urgente al governo e sono state presentate alcune interrogazioni. Ieri Palazzo Chigi è intervenuto con una nota sottolineando che "trattandosi di una questione che il governo considera di particolare gravità, è stata attivata l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che dipende dalla Presidenza del Consiglio. Acn ha interloquito con lo studio legale Advant, incaricato dalla società WhatsApp Ireland Limited: emerge che le utenze italiane interessate finora appaiono essere sette. Non è stata comunicata ad Acn l'identità dei titolari di tali utenze, che sono stati informati direttamente dalla stessa società, a tutela della loro privacy".  "Dalla medesima interlocuzione si ricava che le utenze fino ad ora coinvolte appartengono a numeri con prefissi telefonici riconducibili, oltre all'Italia, ai seguenti Paesi: Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia – ha sottolineato il governo – WhatsApp Ireland Limited è la società di Meta che opera nel mercato europeo, il che spiega perché le informazioni emerse riguardino esclusivamente Paesi dell'Unione Europea". Palazzo Chigi, in merito a notizie di stampa, ha anche escluso che i giornalisti "siano stati sottoposti a controllo da parte dell'intelligence" e inoltre la Presidenza del Consiglio ha dato la sua disponibilità "a riferire all'organismo parlamentare preposto al controllo dell’attività dei servizi (Copasir)". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)