La fabbrica di Schiavon, in provincia di Vicenza, è stata la location della terza edizione di “Spirito d’impresa” organizzata da Poli Distillerie nell’ambito della XXI settimana della Cultura d’Impresa. Ideato e condotto da Jacopo Poli, alla guida della storica distilleria fondata nel 1898, l’evento è stato collegato al cinquecentesimo anniversario della prima circumnavigazione del pianeta realizzata dal portoghese Ferdinando Magellano e raccontata dal vicentino Antonio Pigafetta nel suo diario di bordo.
“Spirito d’Impresa 2022” è stato un incontro con imprenditori vicenini che, nella loro attività, riproducono lo spirito di avventura degli antichi esploratori. Introdotti dalla prolusione di Giovanni Dolcetta, vicepresidente di Confindustria Vicenza, hanno letto
alcuni brani del Diario scritto dal nobiluomo vicentino e raccontato il loro viaggio nel mondo dell’impresa, Maurizio Zordan, ad della Zordan srl di Valdagno e Luca Tomasi, ad di Inglesina Baby di Altavilla.
Il collegamento culturale e storico con l’impresa di Magellano è stato assicurato da Stefano Soprana, presidente della Associazione Pigafetta 500, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. Soprana ha raccontato il significato economico e sociale della prima circumnavigazione del globo.
La saldatura culturale fra gli esploratori del passato e gli imprenditori di oggi è stata sottolineata in una riflessione di Jacopo Poli e esplicitata in quella dell’autore e filosofo digitale Rick DuFer: “per realizzare un’impresa ci vuole coraggio, perseveranza e passione, ma soprattutto occorre far tesoro dell’esperienza di chi non ce l’ha fatta. Il costo dell’esplorare è altissimo, è un atto di fede e incoscienza, per arrivare all’obiettivo è necessario credere in sé stessi ma anche accettare la possibilità di fallire.”
Il relatore più atteso della serata è stata una donna, la cantautrice vicentina Madame, al secolo Francesca Calearo di Creazzo, rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo. Dopo aver letto un brano del Diario pigafettiano, Madame ha intrattenuto il pubblico raccontando il proprio viaggio nel mondo dello spettacolo e esprimendo una riflessione sulla difficoltà di essere liberi di esprimere ciò che si sente e si crede e sulla necessità di scegliere fra rotte più sicure o più temerarie. “Se dovessi dare un consiglio a un nipote – ha concluso Madame –, lo esorterei a far una distinzione tra quello che gli dicono la sua mente e le sue paure e quello che, invece, gli suggerisce il cuore.”