Spopolamento della montagna, Cristina Guarda (consigliera regionale di Europa Verde): altre regioni agiscono, il Veneto no

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Cristina Guarda su un sentiero di montagna veneta
Cristina Guarda su un sentiero di montagna veneta

“Gli strumenti ci sono, ma in Veneto mancano idee, mentre altrove gli esempi positivi non mancano”.

Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde, interviene sul tema del ripopolamento delle montagne venete: “Dal 1994 è previsto che le regioni possano attivare incentivi finanziari e premi di insediamento, sia abitativo che imprenditoriale, per chi si trasferisce nei comuni montani e nella stessa direzione va la legge sui piccoli comuni del 2017. Altre Regioni hanno adottato o stanno adottando misure atte a favorire il ripopolamento delle aree montane, come nel caso del Piemonte che ha lanciato un bando da 10 milioni di euro per chi intende acquistare o recuperare un immobile in un comune montano con meno di 5mila abitanti. Oppure pensiamo al Trentino dove nei piccoli paesini vengono affidati alloggi in comodato per chi si impegna a rimanere e a partecipare alla vita comunitaria. Neppure l’Emilia Romagna è rimasta a guardare, destinando milioni di euro alle coppie e famiglie che hanno deciso di risiedere stabilmente in uno dei 119 comuni appenninici dell’Emilia-Romagna.
Dalla nostra Regione tardano ad arrivare risposte alle realtà montane che guardano con invidia a quanto avviene altrove e che subiscono ritardi a causa della politica regionale.
Serve un cambio di marcia deciso, non possiamo investire sulle Olimpiadi e allo stesso tempo dimenticarci di chi vive giorno dopo giorno nelle nostre bellissime e preziose montagne. L’imminente proposta di bilancio di previsione regionale deve assolutamente prendere atto di questo e stanziare risorse congrue, per non aggravare una situazione che risente di un disinteresse annoso”.