“Ripresento un Ddl che intende inserire un riconoscimento diretto del Diritto allo sport nel testo della Costituzione Italiana”.
Così la senatrice di Italia V-Terzo Polo Daniela Sbrollini, responsabile nazionale del cantiere Cultura e Sport che spiega: “Nella scorsa Legislatura la mia proposta aveva incontrato una diffusa condivisione e si è quasi arrivati alla modifica della Costituzione. L’anno scorso l’iter sembrava arrivato davvero a conclusione, ma la improvvisa caduta del Governo Draghi e il conseguente scioglimento delle Camere, ha impedito la conclusione del percorso di modifica Costituzionale.
Lo ripresento più convinta che mai perché la diffusione della pratica sportiva in quasi tutte le società del mondo contemporaneo è il segno dell’importanza che lo sport ha assunto da un punto di vista civile, sociale e culturale.
Oltre che per le ragioni sostanziali esposte il disegno di legge costituzionale vuole dare concreta attuazione a quanto previsto nel trattato di Rodi del 1992. In quel trattato si definisce lo sport qualsiasi forma di attività fisica che abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e l’ottenimento di risultati in competizione di tutti i livelli”.
Conclude la senatrice: “inserendo una modifica dell’articolo 33 della Costituzione intendo così rimediare ad una lacuna della stessa carta costituzionale, affidando esplicitamente alla Repubblica il compito di promuovere e diffondere lo sport nella sua specificità, nonché di tutelare e sostenere le strutture organizzative, in particolare quelle fondate sul volontariato, costituendo lo sport un essenziale strumento formativo e di crescita individuale e collettiva”.