Sputo in bocca a Gonzato? Il giornalista teme il contagio da malattie “africane”

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La Questura di Vicenza ha fornito ulteriori elementi, dopo quelli che abbiamo svelato due giorni fa, sui tre gambiani che hanno sottratto il telefonino al giornalista de Il Giornale di Vicenza, Valentino Gonzato.

Si tratta di richiedenti asilo, ospitati nel container di accoglienza profughi in viale Mazzini, i quali essendo in attesa di permesso di soggiorno, come tutti coloro che sono nella loro stessa situazione, non possono lavorare, a meno che non si tratti di lavoro nero.

La piccola comunità di africani provenienti dal Gambia non è mai stata dedita allo spaccio di droga a differenza dei nigeriani che da anni sono il “braccio” del suo smistamento nelle città. I gambiani sono però facilmente irascibili, forse anche perché assuntori di marjiuana, come dimostrato dall’atteggiamento tenuto anche poco dopo le ore 16 del 4 aprile da uno dei tre coinvolti nei fatti al parco Fornaci, fermato in via Adenauer dagli agenti delle forze dell’ordine: alla richiesta di esibire i documenti è andato in escandescenza, nonostante non gli sia stata trovata, ancora una volta, droga addosso.

Gli agenti di polizia, inoltre, avevano notato in questi ultimi giorni che un gruppetto di gambiani aveva litigato tra loro per ciò che è avvenuto alle Fornaci e le possibili ripercussioni che potevano esserci con la giustizia.

E infatti il nuovo Prefetto Pietro Signoriello durante la prima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del 5 aprile, ha reso noto che “uno degli aggressori di Gonzato è stato già nella giornata di ieri espulso dal territorio nazionale, perché risultato irregolare, con provvedimento della Prefettura adottata su proposta della Questura“.

Ma un timore ce l’ha anche Gonzato, in quanto il noto cronista di nera ha avuto la sensazione che durante la colluttazione al parco gli sia arrivato uno sputo in bocca. Anche per questo motivo si è recato all’ospedale di Vicenza per le opportune verifiche del caso su un eventuale contagio da qualche malattia di provenienza africana, il cui esito dovrebbe essere noto solo fra qualche settimana.

Speriamo sinceramente che si possa sorridere per l’augurabile scampato pericolo del collega, così come per il video (sopra) che mostra un lama che sputa a un “disturbatore”.