Il 23 gennaio – è scritto in un comunicato dei Cittadini/e di Montecchio Maggiore contrari alla Pedemontana – il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) si esprimerà su vari ricorsi riguardanti la legittimità della convenzione sottoscritta il 29-5-2017 dal presidente della Regione Luca Zaia e dalla Società SIS titolare del project-financing della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta.
Con quella convenzione, oggetto dei ricorsi, viene favorito oltremodo il privato e si danneggiano le casse pubbliche. Tra i ricorrenti sono presenti anche l’Impregilo-Salini (grande società di costruzione che nel 2009 perse l’appalto per la realizzazione della superstrada a favore della SIS) ed il CODACONS associazione di consumatori.
Il ministro dell’Interno Salvini ha definito la Pedemontana un modello con ciò irridendo alle deliberazioni della Corte dei Conti (2015-2016-2018) alle severe osservazioni dell’Autorità Anticorruzione e alle sentenze del TAR del Lazio che si pronunciò nel 2011 e nel 2012 contro il decreto sullo Stato di emergenza traffico nelle province di Vicenza e Treviso e relativo commissario straordinario, Silvano Vernizzi. Quel decreto fu deciso il15-8-2009 dal Governo Berlusconi e dal responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso su richiesta del presidente della Regione Galan. Zaia, venuto dopo, ha sempre chiesto che fosse prorogato e soltanto nel dicembre 2016, dopo 7 anni di “emergenza”, il Governo in carica non lo rinnovò.
Definendo la Pedemontana un modello Salvini rassicura i responsabili del disastro. Noi invece dai giudici attendiamo Verità e Giustizia. Invitiamo tutti e tutte ad essere presenti a Venezia mercoledì 23 gennaio alle ore 10 presso il Tribunale Amministrativo.
L’appuntamento è davanti alla stazione di Santa Lucia da dove alle 9.30 a piedi raggiungeremo la sede del TAR in via Strada Nuova (volgendo le spalle alla stazione si svolta a sinistra, il Tar è vicino a alla chiesa di Santa Fosca).
