“Colti in flagranza di reato, sono state da subito avvertite le forze dell’ordine che, una volta sul posto, hanno proceduto a esaminare la questione, attestando ciò che stava accadendo – spiega Cunial – Ho prelevato un campione di acqua da far analizzare in laboratorio accreditato. Già in passato, infatti, questo genere di materiale aveva rivelato la presenza di metalli e idrocarburi pesanti. Tutto ciò va a sommarsi agli innumerevoli illeciti relativi allo scarico di materiale a granulometria non conforme ed innalzamento di polveri senza abbattimento preventivo a causa degli inutilizzati irrigatori idonei e, non ultimo, ai diversi cedimenti causati dal sistema di avanzamento delle gallerie, che nell’arco degli anni, hanno creato vere e proprie voragini che stanno mettendo a rischio (come già successo nell’incidente mortale di Castelgomberto) i contadini presenti nella zona interessata, la fauna presente, le stesse maestranze e, qualora si procedesse, la cittadinanza tutta – continua Cunial – È evidente che se SIS stesse procedendo con un progetto ed una tecnica sicura, in superficie non dovrebbero verificarsi abbassamenti dei terreni e tantomeno non dovrebbero verificarsi crolli o vere e proprie voragini. Così come, se le leggi venissero rispettate, non dovrebbero esserci questo genere di sversamenti né, tantomeno, simili disagi alle popolazioni locali e gravissime alterazioni dell’ambiente circostante. Il problema – conclude Cunial – è che qui, come lungo tutto il tragitto della Pedemontana Veneta il lecito ed il legittimo sono optional. Per questo, dopo aver formalizzato ufficiale denuncia alle autorità competenti, come membro della Commissione ambiente alla Camera, è mia cura informare immediatamente anche il ministero dell’Ambiente per chiedere un intervento utile al sequestro del cantiere”.
L’articolo Spv, Cunial (Misto): “Contaminazione della roggia, ennesimo grave illecito. Chiedo sequestro del cantiere” proviene da Parlaveneto.