In Consiglio Regionale Veneto si è tornati a parlare della Superstrada Pedemontana Veneta e delle infiltrazioni d’acqua nella galleria di Malo, già oggetto di due interrogazioni, presentate gli scorsi giugno e ottobre, alle quali è arrivata oggi risposta dalla vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, che è anche assessore a Affari legali, Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti.
Le risposte dell’assessore De Berti però non hanno convinto la consigliera regionale del Partito Democratico, Chiara Luisetto, la quale ha definito le rassicurazioni dell’assessore insufficienti sull’effettivo stato di salute della galleria e sulla sicurezza di chi vi transita, sottolineando anche il tempo passato prima di avere una risposta: “È molto grave – ha commentato Luisetto – che il concessionario, dopo essere stato sollecitato più volte alla sistemazione del tratto e diffidato con atto di contestazione, non abbia ancora risolto il problema. Ed è già grave il fatto stesso che la Regione abbia dovuto sollecitare Sis ad intervenire”. La consigliera dem ha aggiunto che non è tranquillizzante l’affermazione di Sis secondo cui non ci sono sovrappressioni in calotta e quindi con una canaletta il problema si sarebbe risolto: “L’intervento – da dichiarato – si è dimostrato totalmente insufficiente a superare la criticità”. Definendo la Pedemontana ben lontana dal modello di efficienza, sostenibilità e rispetto ambientale che secondo il presidente della regione Zaia avrebbe dovuto rappresentare, la consigliera Luisetto ha concluso: “Non è accettabile che una pioggia battente metta in crisi un’opera nuova, inaugurata a dicembre 2023 nel tratto, e spacciata per avveniristica. Continueremo a monitorare puntualmente e incessantemente la situazione. Servono soluzioni urgenti e risposte chiare a tutela di chi attraversa la galleria e del futuro dell’opera stessa che pagheremo per molti anni a venire”.
Strada inutile e pericolosa
Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera capogruppo del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin, la quale ha definito la Pedemontana “pericolosa oltre che inutile” per via del problema delle infiltrazioni d’acqua nella galleria di Malo. La risposta dell’esecutivo veneto per Baldin non è sufficiente: “Gli interventi praticati fino ad ora non sono stati affatto risolutivi. E parlo al plurale poiché, come da stessa ammissione dell’assessora De Berti, il fenomeno si è ripetuto altre volte, per esempio tre nel solo mese di ottobre 2024. Tanto che la Regione ha dato tempo quattro mesi all’impresa concessionaria del servizio per individuare con certezza la causa della disfunzione e provvedere alla sua definitiva messa in sicurezza”. Secondo l’esponente del M5S non si può giustificare la situazione con i fenomeni atmosferici estremi per via del cambiamento climatico: “Probabilmente i lavori non sono stati eseguiti a regola d’arte fin dall’inizio, nonostante gli ingenti mezzi a disposizione della tecnica contemporanea. Il problema è appunto alla base di un’opera impattante, non necessaria e assai poco frequentata dal traffico veicolare, che oltretutto non lascia dormire sonni tranquilli. Non ci si può permettere che la galleria attorno a Malo sia messa così, e spero la Giunta regionale sia altrettanto allarmata da ciò come lo sono io”.
Per questo Baldin ha sollecitato nuovamente indagini rigorose e una soluzione definitiva ormai urgente: “Il problema è stato riconosciuto tale anche dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Infrastrutture, che ha intimato al concessionario di dare piena e concreta evidenza della presa in carico della questione, indicando le misure adottate e programmate in proposito. L’azienda deve anche tenere informata la Regione del Veneto ogni quindici giorni, riguardo lo stato delle opere. I quattro mesi – ha concluso – stanno appunto scadendo ora, a febbraio: pertanto attendo dall’ente una dettagliata ed esaustiva relazione, in merito al rispetto o meno degli impegni presi”.
Europa Verde: “Galleria da monitorare costantemente”
I consiglieri regionali Renzo Masolo e Andrea Zanoni di Europa Verde hanno posto l’accento sull’incertezza della situazione: “Dalla risposta (dell’assessore De Berti, ndr) emerge che la Giunta regionale ha imposto al concessionario 120 giorni di tempo per risolvere, in maniera definitiva, le imponenti rapide che hanno coinvolto la galleria della SPV a Malo tra maggio e ottobre dello scorso anno. A un paio di settimane circa dallo scadere di quanto previsto dall’atto di contestazione e diffida presentato da parte della Giunta nei confronti del concessionario, non è dato sapere se SIS abbia già provveduto a determinare definitamente le cause del fenomeno e provvedere una soluzione tecnica definitiva delle perdite”.
I due consiglieri, come la collega Baldin, hanno posto l’accento sull’intervento dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture autostradali e hanno ribadito la gravità del fatto che la galleria di Malo, realizzata da così poco tempo, abbia presentato un problema tanto significativo: “Attendiamo di conoscere le soluzioni proposte da SIS e la valutazione che la Regione del Veneto attribuirà a tali proposte, dopo il vaglio del tecnico incaricato dalla Regione, Konrad Bergmeister. Nel frattempo – hanno raccomandato Masolo e Zanoni – venga garantito un costante monitoraggio della galleria, anche in vista delle abbondanti piogge che hanno caratterizzato le recenti primavere”.