Stati Uniti d’Europa, Primo Mastrantoni (Aduc): meno male che c’è l’Occidente

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Messi da parte i neneisti, quelli del “né di qua né di là”, né con Putin né con l’Ucraina, avendo presente la frase di Dante “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, è necessario ricordare gli elementi che caratterizzano l’Occidente: la democrazia, la libertà e il benessere.

E’ a questo che ambisce l’Ucraina.

Caduto il muro di Berlino, sciolto il Patto di Varsavia, cosa hanno fatto le nazione dell’est europeo? Si sono poste sotto l’ombrello protettivo della Nato e hanno aderito all’Ue. Oggi quelle nazioni (Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania) hanno visto crescere il benessere della popolazione, grazie agli aiuti comunitari e, su un percorso non sempre agevole, si avviano verso forme statuali democratiche dove i cittadini possono esprimere il loro pensiero.
I dati sono lì a dimostrare che si può: l’Ue rappresenta solo l’8% della popolazione mondiale, ma è la seconda potenza economica e spende il 50% in benessere (sanità, assistenza e pensioni); si svolgono libere elezioni; ogni cittadino può manifestarsi.

E’ il contrario di quanto sta succedendo in Russia: paese povero, al 72o posto per Pil mondiale (ha un Pil inferiore all’Italia); il sistema autocratico putiniano impedisce la libertà di espressione; le elezioni sono una farsa.

Putin ha già perso perché la Russia, come l’Ucraina, ambisce a raggiungere i traguardi dell’Occidente. Crollerà, non subito, speriamo non violentemente, perché è nella natura umana migliorare la propria condizione e non sarà Putin a cambiare il corso della storia.
Noi attendiamo e combattiamo.

Primo Mastrantoni, Aduc